Il Rione Libertà dice basta ai problemi che attanagliano la zona più popolosa dell'intera città di Benevento. All'interno del salone della parrocchia dell'Addolorata, c'è stato un proficuo incontro tra i cittadini e l'associazione Libera, la Cgil, SUNIA, AUSER “Libertà”, Federconsumatori, gli scout dell’AGESCI “Samnium” e le parrocchie SS. Addolorata e S. Modesto, nel corso del quale sono stati diversi i temi trattati.
Rione Libertà, le ragioni dell'assemblea
Il confronto è stato produttivo, con i cittadini che hanno denunciato i problemi che attanagliano il Rione. Dalla chiusura dell'Asl, così come degli uffici comunali e delle scuole, oltre a una rete commerciale nettamente ridimensionata rispetto al passato. Ma anche "abitazioni fatiscenti e trasporti carenti". Anche la saltuaria cura del verde pubblico è stata messa in risalto dai cittadini, così come l'assenza di ascensori nella stragrande maggioranza dei palazzi: una defezione che porta molte persone anziane a un isolamento sociale rilevante, perché incapaci di salire e scendere le scale a causa dei problemi di salute. Sono aspetti che hanno tenuto a ribadire anche il segretario provinciale della Cgil, Luciano Valle, e Michele Martino di Libera Benevento, con quest'ultimo che ha più volte evidenziato la necessità di fare rete, in modo tale da recepire i problemi ed effettuare una vertenza che possa smuovere le istituzioni locali. "I tempi sono più che maturi - ha aggiunto Martino - perché i problemi del Rione Libertà si sono ormai incancreniti". Non di poco conto il contributo dei parroci delle due chiese rionali, Don Gaetano per l'Addolorata e Don Leonardo Lepore per San Modesto, che rappresentano i due poli di ascolto più significativi. Entrambi hanno messo in evidenza quanto i cittadini anziani presentino quotidianamente le problematiche più impellenti del Rione Libertà, evocando quindi almeno la volontà di cercare di risolverli per il benessere del quartiere più popoloso di Benevento.
