Fede, arte e inclusione: ritratto tattile della Madonna delle Grazie dal Papa

Il racconto emozionante degli organizzatori del viaggio che ha portato a Roma l'innovativa opera

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Benevento.  

“La misura dell’amore è amare senza misura”. Questa la frase di Sant'Agostino impressa a rilievo in nero e in braille, sul quadro tattile della Patrona del Sannio, la Madonna delle Grazie, arrivata a Roma nelle mani di Papa Leone XIV il 10 dicembre scorso.

Un’opera destinata al Santo Padre, un capolavoro di Arte Sacra accessibile, realizzato grazie alle innovative tecnologie di stampa tattile della società TEXI srl di Benevento associata a Confindustria Benevento.

“Un’opera nata d’istinto – hanno spiegato gli organizzatori -, come tutte le cose che prendono forma dalla passione autentica per il proprio lavoro e dall’amore vero per il prossimo. Non un semplice quadro, ma un’esperienza sensoriale: materia che parla, superfici che raccontano, segni che possono essere visti, toccati e sentiti”. Un dono pensato per includere, per abbattere barriere, per rendere la bellezza fruibile a tutti, senza distinzione, frutto della ricerca, dell’innovazione e della sensibilità umana della società TEXI srl di Benevento associata a Confindustria Benevento.

“Un gesto ammirevole, impagabile, che meritava di essere consegnato personalmente nelle mani di Papa Leone XIV il 10 dicembre.
Un desiderio messo in discussione dalla soppressione dell’Udienza Generale di mercoledì 3 dicembre, che sembrava compromettere l’intero disegno. Eppure, doveva esserci un senso più alto. Doveva esserci una speranza per quel dono della Madonna con il Bambino Gesù tra le braccia, in viaggio verso Pietro”.

L'occasione è stata il pellegrinaggio dei non vedenti e ipovedenti, chiamati a sostare nella zona di San Paolo, passando dalla Porta del Perugino.

Dopo un viaggio cominciato nel cuore della notte, tassello dopo tassello i pellegrini si sono trovati sul Sagrato superiore, proprio dinanzi al baldacchino del Pontefice.
“La nostra brigata di persone con disabilità e accompagnatori ha preso posto a soli sei o sette metri dalla poltrona papale.

“La Madonna delle Grazie ci aveva accompagnati da Benevento a Roma. Era lì con noi, dando senso a ogni attesa, a ogni timore, a ogni passo”.

Non senza emozione i 52 fedeli e il loro “angelo custode” hanno partecipato all'udienza di Papa Leone XIV.
“Al termine, venne a salutarci uno ad uno. A tutti donò un rosario, una parola, un conforto, una speranza. Lacrime, baci, preghiere… e promesse. Abbiamo conosciuto il nuovo Pontefice: diverso dal suo predecessore, ma di eguale spessore umano e spirituale. Poi la spiegazione di quel quadro così maestoso, inclusivo.

Quel mercoledì siamo stati accolti, sostenuti e coccolati da persone straordinarie e rare: Alberto e Antonino (che non smetteremo mai di ringraziare), Annarita, Giuliano, Filippo e tutta la meravigliosa macchina organizzativa e operativa del Vaticano.

L’energia di questa esperienza è ancora troppo intensa per essere raccontata fino in fondo. Resterà custodita nei nostri cuori, come una luce che non si spegne.

Perché quando un dono nasce dall’innovazione, si fa inclusione e cammina con la fede, non è più soltanto un’opera: diventa segno. E quando il segno è autentico, trova sempre la strada giusta”.