"Centri accoglienza già saturi. No a nuovi arrivi"

Atto di indirizzo della Giunta di San Nicola Manfredi: "No a nuovi flussi sul nostro territorio"

Il sindaco Fernando Errico: "Non è un atto di chiusura rispetto alla problematica. Il nostro intento è evitare, così come stabilisce la linea adottata dalla Prefettura, quei meccanismi di saturazione"

San Nicola Manfredi.  

Sulla questione "migranti" interviene la Giunta comunale di San Nicola Manfredi. Con un atto di indirizzo l'Esecutivo guidato da Fernando Errico ha chiesto formalmente al Prefetto di Benevento di non consentire l'arrivo di ulteriori flussi di migrantes nei due centri di accoglienza già operativi nelle frazioni di Pagliara e Santa Maria a Toro. “Due realtà – spiega il sindaco Errico - che, in ragione della loro conformazione entrambe molto piccole e abitate da poche decine di famiglie, già ospitano un numero consistente di richiedenti asilo”, tenendo conto della soglia stabilita dal ministero degli Interni tra popolazione residente e migranti che è stata abbondantemente superata. "Non è un atto di chiusura rispetto alla problematica" precisano dall'Amministrazione comunale. "Comprendiamo bene - si legge nell'atto della Giunta - la grave situazione di emergenza internazionale che impegna tutto il Paese in un necessario contributo di accoglienza. Contributo che il Comune di San Nicola Manfredi già fornisce ospitando i due centri di accoglienza. Inoltre - sottolineano - a confine con il territorio sannicolese è ubicata un'altra struttura nella frazione di Mancusi, appartenente al Comune di San Martino Sannita, i cui ospiti frequentano abitualmente il centro abitato di San Nicola Manfredi". "L'intento è garantire il rispetto della normativa” affermano dalla Giunta Comunale. "Consapevoli che sul tema immigrazione la legge non prevede alcun coinvolgimento degli enti locali nelle scelte, il nostro intento è evitare, così come stabilisce la linea adottata dalla Prefettura, quei meccanismi di saturazione con l'apertura di nuovi centri nei comuni che già li ospitano, che potrebbero generare soltanto disorganizzazione nella gestione dei flussi migratori".

red.bn