Accusato di due incendi boschivi, gliene contestano altri tre

Slitta a settembre il rito abbreviato per un 52enne di Vitulano

Vitulano.  

Il rito abbreviato era in programma questa mattina dinanzi al giudice Maria Ilaria Romano, ma è slittato al 26 settembre per valutare la possibilità di accorpare a quello principale anche un secondo troncone investigativo che si è concluso di recente. E contesta a Mario Ocone (avvocato Antonio Leone), 52 anni, di Vitulano, altri tre incendi boschivi. Appiccati come gli altri due, secondo l'accusa, nell'agosto 2016. Un mese nel corso del quale l'uomo avrebbe più volte, dunque, scatenato le fiamme.

I primi due roghi – 12 e 22 agosto – erano costati ad Ocone, come si ricorderà, un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari – la misura alla quale è ancora sottoposto - adottata nelle indagini della forestale su due incendi che si erano sviluppati alla località Monticelli di Solopaca, in un'area protetta del Parco regionale del Taburno. Un'inchiesta supportata dalle immagini fissate da una telecamera e dall'installazione di un gps sull'auto dell'allora 51enne, per seguirne i movimenti.

Il prosieguo dell'attività investigativa ha tirato in ballo Ocone anche in relazione ad altri tre episodi registrati il 24, 26 e 30 agosto. Ancora fiamme, causate dal posizionamento di “un ordigno esplosivo non meglio identificato, nelle stesse zone: tratti di bosco attaccati dal fuoco. Inevitabili i danni, rispetto ai quali Ocone ha avviato le trattative per il risarcimento alla Provincia, parte civile con l'avvocato Giuseppe Marsicano.

Esp