Tentato omicidio durante rissa, condannato a 7 anni e 6 mesi

Nel 2013 lo scontro a Castelvenere. Pena per un 28enne del posto. Sanzione pecuniaria per un amico

Castelvenere.  

Sette anni e 6 mesi contro i cinque chiesti dal pm Marilia Capitanio. E' la condanna inflitta dal Tribunale a Giacomo Jury Ricci (avvocato Marcello D'Auria), 28 anni, di Castelvenere, accusato di tentato omicidio, lesioni, rissa e porto illegale d'arma. Il collegio ha invece stabilito una sanzione pecuniaria di 340 euro per Pietro Simone (avvocato Massimo Scetta), 34 anni, anch'egli di Castelvenere, che rispondeva soltanto di rissa. Per Ricci anche il risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, in favore delle due parti civili – sono state rappresentate dall'avvocato Antonio Di Santo –, alle quali è stata riconosciuta una provvisionale, immediatamente esecutiva: 10mila euro per Antonio Blandino, 27 anni, di Guardia Sanframondi, e 500 euro per Vittorio Fasulo, 27 anni, di San Lorenzo Maggiore.

E' l'epilogo del processo nato dalle indagini sulla rissa scoppiata nel gennaio del 2013 a Castelvenere, nel corso della quale Blandino era stato accoltellato alle spalle, finendo in prognosi riservata, mentre Fasulo era rimasto ferito in modo non grave al labbro e al volto. Secondo la ricostruzione operata dai carabinieri della Stazione di Telese Terme, tutto sarebbe accaduto per una moneta da 1 euro sull'asfalto che si sarebbero contesi Blandino e Ricci. La situazione sembrava risolta, al punto che lo stesso Blandino e Fasulo sarebbero saliti in auto per tornare a casa. Ricci avrebbe però bloccato la loro Fiat Cinquecento e schiaffeggiato il primo, che sarebbe nuovamente uscito dal veicolo con il suo amico. Di qui uno scontro durante il quale l'allora 23enne aveva estratto un coltello di tipo svizzero e colpito Blandino.

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