Minaccia di morte la moglie che si barrica in casa, arrestato

In carcere un 33enne di Cautano. I carabinieri: aveva l'intenzione di bruciare i mobili

Cautano.  

Lo hanno arrestato per minacce, maltrattamenti familiari e violazione degli obblighi assistenziali. Sono le ipotesi di reato contestate dai carabinieri della locale Stazione ad un 33enne di nazionalità marocchina, domiciliato a Cautano, ritenuto responsabile di un episodio registrato nella tarda serata di ieri. La ricostruzione che ne è stata fatta, parte dalla richiesta di aiuto arrivata dalla moglie, connazionale dell'indagato, che si era barricata in casa, temendo il peggio.

Quando i militari sono  giunti sul posto, hanno bloccato l'uomo, che apppariva in evidente stato di ubriachezza, mentre con un coltello minacciava di morte la donna, peraltro in un avanzato stato di gravidanza. La malcapitata, già mamma di una bimba in tenera età, era comprensibilmente impaurita. E non solo per ciò che era accaduto, ma anche per i comportamenti violenti e le angherie che il coniuge le avrebbe ripetutamente riservato. Una situazione di difficoltà che sarebbe stata esasperata dalla perdita del lavoro da parte del giovane.

Nel mirino dei carabinieri, poi, è finita anche un'altra circostanza che era stata rilevata in precedenza: il cittadino straniero aveva infatti posizionato tutti i mobili in una stanza dell'abitazione, con l'intenzione – sostengono i militari – di incendiarli con l'alcol etilico. Dichiarato in arresto, il 33enne è stato trasferito presso il carcere di contrada Capodimonte, a disposizione del sostituto procuratore Patrizia Filomena Rosa, titolare dell'attività investigativa.

Ora è in attesa dell'udienza di convalida dinanzi al Gip che sarà fissata nelle prossime ore: un appuntamento nel corso della quale, difeso dall'avvocato Giancarlo Caporaso, avrà la possibilità, se non si avvarrà della facoltà di restarsene in silenzio, di offrire la sua versione sulla vicenda.