Sostanza soporifera nel caffè, anziano rapinato: fermata donna

Indagine della Squadra mobile, in carcere una 23enne rumena

Benevento.  

L'hanno sottoposta  a fermo di polizia giudiziaria come indiziata di rapina. Quella che lo scorso 8 maggio avrebbe compiuto a Benevento ai danni di un pensionato, dopo aver aggiunto una sostanza soporifera ad un caffè che gli aveva offerto. E' l'ipotesi di reato contestata ad una 23enne di nazionalità rumena, bloccata dagli agenti della Squadra mobile.

Secondo la ricostruzione operata dagli agenti del vicequestore Emanuele Fattori, la vittima sarebbe stata adescata dalla ragazza nella zona dell'ospedale Rummo. Lui, un 75enne, era in auto, lei lo avrebbe 'agganciato' con la scusa di vendergli dei calzini. Una volta a bordo, avrebbe manifestato la sua disponibilità ad un rapporto sessuale in cambio di denaro. Ecco perchè la macchina si era spostata nel quartiere Pacevecchia, in un punto lontano da occhi indiscreti.

Un luogo raggiunto dopo una tappa in un bar della zona, nel quale la giovane aveva acquistato un caffè che il malcapitato aveva poi bevuto – sostiene l'accusa - senza immaginare che fosse stato 'corretto', in precedenza, da un narcotizzante. Un dato prospettato sulla scorta delle condizioni in cui il poverino, al quale erano stati sottratti orologio, anello, cellulare e 200 euro in contanti, era stato successivamente rinvenuto. Era infatti in uno stato di semi incoscienza quando una Volante, alla quale era stata segnalata la presenza di una persona accasciata in una macchina, aveva fatto scattare l'allarme, consentendo che venisse soccorso e trasportato in ospedale.

Di qui l'avvio di un'indagine che, attraverso la testimonianza del pensionato, l'analisi dei suoi movimenti e, soprattutto, delle immagini fissate dalle telecamere del locale nel quale era stata comprata la bevanda 'incriminata', ha consentito di risalire alla 23enne straniera. Era alla stazione ferroviaria di Benevento, ed ha cercato di squagliarsela, quando questa mattina è stata beccata dai poliziotti, che, dopo averla condotta in questura, l'hanno poi trasferita nel carcere di contrada Capodimonte, a disposizione del sostituto procuratore Marcella Pizzillo, dove ora si trova in attesa dell'udienza di convalida del fermo.

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