Migranti. "Così si attestano presenze e si liquidano i soldi

Inchiesta sulla gestione dei centri, la testimonianza di una funzionaria della Prefettura

Benevento.  

Quali sono le modalità dei pagamenti effettuati dalla Prefettura in favore dei centri appartenenti al Consorzio Maleventum”. Le illustra una funzionaria del settore – del tutto estranea all'inchiesta – quando viene ascoltata nel marzo 2017, in due occasioni, dagli investigatori. Spiega che per liquidare le fatture emesse da una ditta che gestisce il servizio di accoglienza, deve inizialmente “verificare che vi sia stato l'affidamento di un certo numero di migranti ad una tal struttura”, che deve avere con la Prefettura una convenzione relativa agli importi da erogare “pro capite e pro die” per ciascun migrante. Importi che vanno, Iva esclusa, “da un minimo di circa 30 euro ad un massimo di circa 34”.

Il passo successivo è l'emissione mensile, da parte della struttura, della fattura, per la cui liquidazione “è necessario controllare che i fogli di presenza riportino le firme dei migranti ospiti”. E ancora: “Considero presenti coloro che firmano oppure coloro che, malgrado si rifiutino per qualsivoglia motivo di firmare, la loro presenza è attestata dalla dichiarazione del responsabile della struttura”. Ecco perchè – prosegue la teste - “non è raro vedere fogli firma ove il responsabile scrive testualmente frasi del tipo 'i presenti si rifiutano di firmare'”.

In questa ipotesi – puntualizza- “io, da disposizioni superiori, liquido le presenze in quanto attestate dai responsabili. Io non sono tenuta ad una analisi delle firme ma solo a verificare che a fianco di un nominativo sia stata apposta una regolare firma anche perchè le presenza sono attestate dalla dicitura, da parte del responsabile della struttura che le firme sono state apposte in sua preesenza. Pur volendo, io non ho alcuna possibilità di verificare che una determinata firma corrisponde ad un determinato migrante”.

Parole alle quali gli inquirenti fanno seguire, nell'ordinanza, la convinzione, supportata da “diverse conversazioni, della piena consapevolezza, da parte dei gestori dei centri, della circostanza che in alcuni casi i contributi distribuiti mensilmente dalla Prefettura, per fronteggiare la situazione di emergenza immigrati sul territorio sannita, venivano erogati nonostante l'assenza nei centri degli ospiti per i quali venivano corrisposti”.

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