Morte di Maria, chiesta l'archiviazione per Daniel e Cristina

Si tratta dei due fratelli indagati per la tragica fine della piccola di 9 anni di S. Salvatore

Benevento.  

Chiesta dalla Procura l'archiviazione dell'inchiesta a carico di Daniel, 22 anni, e Cristina Ciocan, 31 anni, i due fratelli rumeni tirati in ballo a vario titolo nell'indagine, per omicidio e violenza sessuale, sulla tragica fine di Maria, 9 anni, la bimba loro connazionale che era stata rinvenuta senza vita il 19 giugno 2016, morta annegata, nella piscina di un casale a San Salvatore Telesino.

La scelta del procuratore aggiunto Giovanni Conzo, che ha diretto l'attività investigativa dei carabinieri con il sostituto Maria Scamarcio, è stata notificata alle parti offese – i genitori della piccola -, assistite dall'avvocato Fabrizio Gallo (è stato supportato dalla criminologa Roberta Bruzzone), che ha adesso la possibilità di opporsi alla decisione dell'ufficio inquirente.

A quel punto, sarà il Gip a stabilire se scrivere la parola fine o disporre il prosieguo della stessa inchiesta. Che, come ripetutamente ricordato da Ottopagine, è stata scandita dall'autopsia curata dal professore Claudio Buccelli e dal medico legale Monica Fonzo, da rilievi di ogni tipo, dalle analisi del Ris, dall'escussione di decine e decine di persone e da due richieste di arresto avanzate dalla Procura: la prima, nel luglio 2016, era stata respinta dal gip Flavio Cusani, che aveva fatto altrettanto, per l'insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, anche a dicembre dello stesso anno, quando aveva invitato ad approfondire ulteriori piste.

Inevitabile l'appello della Procura al Riesame, che aveva però ribadito le conclusioni del giudice. Ultimo passo la Cassazione, che aveva definito inammissibile il ricorso presentato dai Pm.

Opposte le ricostruzioni: secondo gli inquirenti, Maria sarebbe stata uccisa da Daniel, che l'avrebbe gettata in acqua con l'aiuto della sorella, per timore che raccontasse gli abusi che avrebbe subito dal giovane. No, è caduta accidentalmente in piscina, hanno sempre argomentato, per la difesa, gli avvocati Giuseppe Maturo e Salvatore Verrillo e uno degli specialisti - Ursula Franco, criminologa (l'altro è il medico legale Fernando Panarese) -, scindendo il terribile evento dal capitolo delle violenze, contestato a Daniel, ai danni della piccola. E ribaltando i sospetti sul papà. Questo il quadro complessivo disegnato in circa due anni e mezzo dall'indagine nei confronti di Daniel e Cristina Ciocan, per la quale, adesso, è stata proposta l'archiviazione. Quale che sia l'esito, restano i dubbi: cosa è successo alla piccola Maria?

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