Camera commercio, Coppola e Ianniello scelgono l'abbreviato

Rito alternativo per le due persone coinvolte nell'inchiesta. Sentenza a febbraio

Benevento.  

Saranno giudicati con rito abbreviato il segretario generale della Camera di commercio di Benevento Vincenzo Coppola (avvocati Sergio Rando e Giacomo Papa) - sospeso dalle funzioni, a marzo 2017, con un provvedimento della giunta - e Aldo Ianniello (avvocato Nazzareno Fiorenza), responsabile del settore Ragioneria, due delle quattro persone – la posizione delle altre è stata archiviata – tirate in ballo in un'indagine del sostituto procuratore Assunta Tillo e della Squadra mobile sull'ente.

La decisione è stata formalizzata questa mattina dinanzi al gup Gelsomina Palmieri, nel corso di un'udienza scandita anche dalla costituzione di parte civile della Camera di Commercio e della Confesercenti, rispettivamente, con gli avvocati Giuseppe Stellato e Antonio Barbieri.

Respinta invece la stessa istanza avanzata dalla Cia, con l'avvocato Nazzaro.

I prossimi appuntamenti riservati alla discussione sono stati fissati per il 18 gennaio e 22 febbraio, quando sarà pronunciata la sentenza.

Peculato e abuso d'ufficio le accuse prospettate in un'inchiesta della quale ci siamo ripetutamente occupati, centrata sulle somme del fondo accessorio; su meno di 200mila euro che Coppola, anche dirigente dell'area anagrafe economica e di quelle economico-finanziaria e trasparenza, prevenzione ed anticorruzione, avrebbe percepito indebitamente dal 2011 al 2015. Un incasso che Coppola ha sempre ritenuto legittimo perchè operato dopo il via libera dei competenti organismi della Camera di Commercio.

Di diverso parere gli inquirenti, nel mirino dei quali è finito anche il ruolo che avrebbero assunto tre funzionari, nell'espletamento del loro lavoro, in relazione alle varie tappe dell'iter di cui avrebbe beneficiato Coppola.

Quattro, inizialmente, gli indagati, per i quali era stata chiesta una misura cautelare; in particolare, la custodia in carcere (e il sequestro dei beni) per Coppola e Ianniello, gli arresti domiciliari per due funzionarie per le quali è scattata, successivamente, l'archiviazione. Nel novembre del 2016 il gip Loredana Camerlengo aveva detto no a qualsiasi provvedimento restrittivo, e altrettanto aveva fatto il Riesame, al quale il Pm si era rivolto.