La banca vuole 102mila euro, ma dovrà dargliene quasi 100mila

Sentenza del giudice Cusani: sì all'opposizione di un decreto ingiuntivo ad una società

Benevento.  

Ha revocato il decreto ingiuntivo, immediatamente esecutivo, per un importo di 102mila euro, ed ha condannato la società finanziaria che l'aveva ottenuto, in nome e per conto di una banca, a pagare in favore della 'Auto De Blasio srl' la somma di oltre 87mila euro, ed altri 10mila come risarcimento dei danni, disponendo la trasmissione degli atti alla Pocura perchè valuti l'ipotesi di usura bancaria.

In calce alla sentenza la firma del giudice Flavio Cusani, che ha accolto l'opposizione presentata dall'avvocato Antonio Di Santo contro l'atto con il quale nel 2014 il giudice Michele Monteleone aveva detto sì al ricorso dell'istituto di credito, assistito dall'avvocato Francesco Criscoli, ingiungendo alla 'Auto De Blasio srl' e a quattro persone, chiamate in causa come fideiussori, il versamento dei 102mila euro.

Un decreto ingiuntivo sulla scorta del quale era stata iscritta ipoteca ed era stato proposto il pignoramento immobiliare; insomma, una tegola di quelle davvero pesanti per gli interessati, che si sono opposti, sostenendo che nel rapporto di conto corrente affidato la banca aveva contestato “in addebito voci non previste nel contratto, segnatamente per interessi passivi al tasso ultralegale senza valida pattuizione scritta, interessi anatocistici in violazione dell'art.1283 del codice civile e comunque senza valida pattuizione per forma e contenuto, commissione di massimo scoperto, giorni valute e spese, con superamento del tasso soglia usurario”.

Nel motivare la sua decisione, il giudice Cusani ha fatto proprie le conclusioni del consulente tecnico d'ufficio, dalle quali “risulta che, depurato il conto corrente dagli addebiti di somme non dovute, il saldo alla data di chiusura nell'ottobre 2013 non risulta negativo per la società debitrice, ma positivo di oltre 87mila euro”. La somma che la banca “dovrà pagare alla Auto De Blasio srl”. E ancora: “Vertendosi nel caso in esame di condotta oggettivamente usuraria, come accertato dal Ctu per ben 31 trimestri, non solo vanno trasmessi gli atti al Pm perchè valuti la sussistenza del delitto di usura bancaria, ma risultano sollevati dall'obbligazione di garanzia anche i fideiussori”.