Morte Maria, martedì analisi chimiche su alcuni abiti

Proseguono le operazioni dei periti scelti dal Gip nell'incidente probatorio

Benevento.  

Proseguiranno martedì prossimo, 23 luglio, e stavolta, dopo Catania e Foggia, presso l'Università di Napoli, gli accertamenti disposti dal gip Giuliana Giuliano nell'incidente probatorio chiesto dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo nell'inchiesta sulla morte di Maria la bimba di 9 anni che il 19 giugno del 2016 era stata trovata morta, annegata, nella piscina di un casale a San Salvatore Telesino.

Si tratta, in questo caso, di analisi chimiche che puntano ad estrarre, attraverso nuove metodiche, tracce utili di liquidi biologici, sempre che ce ne siano, su alcuni abiti sequestrati dai carabinieri, e procedere così alla definizione del Dna.

Operazioni affidate dal giudice ai professori Cristoforo Pomara, Ciro Di Nunzio (con il chimico Aldo Di Nunzio) e Francesco Sessa, per le quali sono stati nominati anche i consulenti delle parti: i professori Fernando Panarese (per Daniel Ciocan), indagato da tre anni per omicidio e violenza sessuale – è difeso dall'avvocato Salvatore Verrillo -), Marina Baldi, per i genitori di Maria - sono rappresentati dagli avvocati Fabrizio Gallo e Serena Gasperini-, anche loro indagati da alcuni mesi per l'ipotesi di violenza sessuale.

Dopo quello dello scorso 9 luglio, il prossimo appuntamento con l'incidente probatorio è fissato per il prossimo 17 settembre. Quando, se saranno stati acquisiti nel frattempo tutti i reperti – un dato che abbiamo ripetutamente sottolineato -, potrebbero arrivare le conclusioni dei periti.