Pacca si difende: la società esiste ed opera, ecco i documenti

Interrogato a Frosinone il 49enne di Pannarano, arrestato il 28 ottobre

Pannarano.  

Ha respinto gli addebiti che gli sono piovuti addosso – associazione per delinquere ed emissione di fatture per operazioni ritenute inesistenti – Vito Pacca, 49 anni, di Pannarano, gestore di fatto di una società che opera nel settore delle corse sportive, dallo scorso 28 ottobre agli arresti domiciliari in un'inchiesta della Procura di Frosinone.

Assistito dagli avvocati Fabio Russo e Massimiliano Cornacchione, lo ha fatto dinanzi al gip del Tribunale di Frosinone Ida Logoluso, che ha firmato il provvedimento cautelare a suo carico, nel corso dell'interrogatorio di garanzia di questa mattina.

Documenti alla mano, anche fotografici, Pacca ha sottolineato l'operatività della società, le dichiarazioni dei redditi presentate, illustrando anche il destino delle somme ricevute sotto forma di sponsorizzazioni regolarmente comparse – ha sostenuto – durante le gare disputate, una delle quali a Pannarano. Il 49enne ha inoltre fornito la sua spiegazione al colloquio, intercettato, con un altro indagato, un ex pilota, durante il quale gli avrebbe chiesto le “provvigioni”.

Secondo l'accusa si tratterebbe della percentuale da intascare dopo la restituzione dei soldi a chi li aveva erogati come forma di contributo pubblicitario; una tesi alla quale Pacca ha opposto quella di cifre che gli spettavano per aver procurato altre sponsorizzazioni e sulla vendita di alcuni materiali. I suoi difensori hanno chiesto la revoca dell'ordinanza, che, come si ricorderà, aveva riguardato anche altre sei persone: una finita in carcere, le altre ai domiciliari.

Misure adottate in una inchiesta condotta da polizia e guardia di finanzae centrata sul ruolo di una serie di società 'cartiere', nella quale sono state prospettate a vario titolo anche le ipotesi di reato di intestazione fittizia di beni, omesso versamento delle imposte, dichiarazione fraudolenta, estorsione ed usura. Ventitre le misure interdittive - anche per l'amministratore della società di Pacca-, disposto anche il sequestro di beni, uno dei quali nei confronti di una 46enne di Bonea - per lei nessun provvedimento -, difesa dall'avvocato Antonio Leone.