Droga non è mia: Gip gli crede a metà e conferma domiciliari

Addebitata a Giuliano Petillo solo parte più piccola del chilo e 700 grammi di hashish

droga non e mia gip gli crede a meta e conferma domiciliari
Benevento.  

Quella droga non è mia. Assistito dall'avvocato Vittorio Fucci, si è difeso così Giuliano Petillo, il 57enne di Benevento, già noto alle forze dell'ordine, finito agli arresti domiciliari, due giorni fa, dopo il sequestro, operato dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della locale Compagnia, di poco meno di 1 chilo e 700 grammi di hashish.

Petillo è comparso questa mattina dinanzi al gip Vincenzo Landolfi, sostenendo che i cinque panetti di sostanza stupefacente erano stati scovati nell'intercapedine della porta, aperta, un box condominiale, al quale possono accedere tutti, e in un corridoio sbarrato da un'altra porta che era stata aperta dopo aver chiesto la chiave ad uno dei residenti nel palazzo in cui anch'egli abita. Peraltro, ha fatto notare il suo legale, che per questo ne ha chiesto la rimissione in libertà, l'ipotesi che l'hashish fosse nella disponibilità del 57enne era stata avanzata dopo il rinvenimento di alcuni residui, non sottoposti ad accertamento, su un involucro di cellophane lasciato in un bidone per i rifiuti collocato nella sua cantinola.

Al termine dell'udienza, il dottore Landolfi ha confermato i domiciliari, ma solo per i due panetti (in tutto 150 grammi) trovati nel box al pari di alcuni indumenti ritenuti riconducibili al Petillo: una circostanza, quest'ultima, che un testimone- un familiare – aveva escluso, affermando che in quel locale era stato depositato solo un albero di Natale.