Morte del professore Enzo Villani, disposta l'autopsia

Querela dei familiari, aperta un'indagine

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Benevento.  

Hanno presentato una querela per chiedere che vengano accertate le cause della morte. E' l'iniziativa dei figli e dei fratelli del professore Enzo Villani, di Benevento, notissimo anche per il suo impegno nel rugby, deceduto nei giorni scorsi all'ospedale Rummo.

Secondo una prima ricostruzione, il 69enne era stato ricoverato per un problema all'apparato respiratorio che aveva reso indispensabile il ricorso al drenaggio.

Una circostanza che, a detta dei suoi cari, assistiti  dall'avvocato Vittorio Fucci, avrebbe scatenato una presunta infezione generalizzata che sarebbe risultata fatale.

A chiarire i dubbi sarà l'autopsia che il sostituto procuratore Maria Gabriella Di Lauro, titolare di una inchiesta al momento contro ignoti, ha disposto: lunedì l'affidamento dell'incarico al medico legale Massimiliano Dell'Aquila.

Probabile che anche le parti offese nominino un loro consulente che prenda parte all'esame.

La notizia della scomparsa di Enzo Villani, conosciuto anche per la sua passione politica, aveva scatenato un'onda di commozione. Tantissime le reazioni sui social, tutte accomunate dalla stima nei confronti del docente.

“Oggi la città ha perso uno dei suoi figli più schietti e generosi – aveva scritto il commercialista Nunzio Aquino- . Amava il suo rione Libertà, amava la natura e la contrada Morra, dove scelse di abitare. Si dedicava con passione intelligente e mai sopita ai ragazzi meno fortunati del rione, facendo del rugby giovanile un luogo dove potessero trovare motivi di riscatto.Il suo forte cuore prorompeva impetuoso oltre il tono burbero che, senza successo, tentava di darsi. Una grande perdita”.

Era lui – lo aveva ricordato l'ex assessore comunale Nazzareno Orlando- “che mi chiamava "cameragno". Era una persona perbene ed uno sportivo d'altri tempi. Dico era...perché anche Enzo ci ha lasciati. É davvero una brutta notizia ed un pessimo anno. Come non ricordare le sue azioni in campo . Un rugbista tutta forza e lealtà. Un avversario politico con cui discutere anche nei tempi bui delle dure contrapposizioni. Ciao amico mio...riposa in pace nel paradiso dei giusti. Non sarai dimenticato”.