"Appalti del Comune pilotati", a maggio la sentenza

Il 27 aprile la requisitoria del Pm per gli 8 imputati, poi gli interventi dei legali

appalti del comune pilotati a maggio la sentenza
Benevento.  

L'attesa è ora per la requisitoria del pm Assuna Tillo e gli interventi del legale di parte civile e delle difese, che si esauriranno tra il 27 aprile e l'11 maggio, quando dovrebbe arrivare la sentenza del Tribunale nel processo nato dall'inchiesta, diretta dal procuratore aggiunto Giovani Conzo e dal sostituto Nicoletta Giammarino, da alcuni anni a Napoli, e condotta dai carabinieri, su alcune gare d'appalto del Comune di Benevento che sarebbero state pilotate in cambio di presunte tangenti.

E' l'indagine rimbalzata all'onore delle cronache nel giugno del 2016, con l'attenzione dell'opinione pubblica catturata dalla presenza di un endoscopio che sarebbe stato adoperato, dopo essere stato infilato nelle buste, senza aprirle, per spiare le offerte delle ditte partecipanti.

Oggi la chiusura dell'istruttoria dibattimentale, con l'escussione di alcuni testi indicati dalle difese: Nicola Soreca e Claudio Cardone, segretario e componente delle commissioni chiamati a valutare le offerte – per altri tre membri dell'organismo è scattata la rinuncia alla loro deposizione – e l'avvocato Eugenio Carbone, che aveva assistito uno degli imputati- Pellegrino Parrella, 58 anni, di Roccabascerana- nell'interlocuzione con Palazzo Mosti, che aveva escluso la sua ditta dalla partecipazione ad una gara per non aver dichiarato un precedente procedimento penale.

Parrella (avvocati Dario Vannetiello e Teodoro Reppucci), la cui successiva rinuncia non gli aveva evitato la denuncia da parte dell'Ente, è una delle otto persone a giudizio. L'elenco include Angelo Collarile (avvocato Antonella Tornusciolo), 48 anni, nella cui villa, il 2 maggio del 2015, era stato rinvenuto in una busta l'endoscopio, oltre ad una microcamera, un registratore e alcuni taglierini, che a distanza di tredici giorni aveva sostenuto di aver ricevuto da Angelo Mancini (avvocato Vincenzo Regardi), 50 anni, di Benevento, ex coordinatore dei progetti del Piu Europa, che lo avrebbe usato.

Con loro Fioravante Carapella (avvocato Nunzio Gagliotti), 58 anni, Carmine Iannella (avvocato Roberto Prozzo), 55 anni, di Torrecuso, Guido Mastantuono (avvocato Alessio Lazazzera), 54 anni, di Montecalvo Irpino, Giuseppe Pancione (avvocati Raffaele Scarinzi e Dario Vannietiello), 60 anni, di San Martino Valle Caudina, Antonio D'Addona (avvocati Vincenzo Fiume ed Antonello Aucelli), 56 anni, di Montecalvo Irpino.

Per il Comune di Benevento, parte civile, l'avvocato Paola Porcelli. Le accuse contestate a vario titolo vanno dall'associazione per delinquere alla corruzione e alla turbativa d'asta e sono relative alle gare per la riconfigurazione e la messa in rete di una serie di piccole piazze al rione Libertà e a San Vito, la riqualificazione del ponte Santa Maria degli Angeli sul fiume Sabato, la costruzione di un ponte didattico ciclopedonale Santa Maria degli Angeli – Rione Libertà, e del ponte Torre della Catena sul fiume Sabato.

Per un'altra gara, relativa ai lavori del nuovo terminal dei bus, stata già dichiarata l'intervenuta prescrizione di due addebiti di corruzione e turbativa d'asta risalenti al 12 marzo del 2012 che ha significato la definitiva 'uscita dal processo di altre tre imputati.