"Sei premurosa, stai con lui per impedirmi di vederlo, ma..."

Stalking: indagini chiuse, arresti, rinvii a giudizio e patteggiamenti

sei premurosa stai con lui per impedirmi di vederlo ma
Benevento.  

Quasi sempre è la moglie che cerca di infastidire, per allontanarla, l'amante del marito. Stavolta, almeno secondo il racconto di una indagine che ora si è conclusa, i ruoli si sarebbero invertiti. E sarebbe stata la seconda – una 53enne di Benevento, difesa dall'avvocato Vincenzo Piscitelli- a perseguitare la prima, rappresentata dall'avvocato Fabio Russo.

Fino al febbraio dello scorso anno l'avrebbe molestata ripetutamente con messaggi via whatsapp e telefonate nelle quali avrebbe ammesso di avere una relazione con l'uomo. E quando quest'ultimo si era ricoverato in una clinica, lei l'avrebbe sbeffeggiata. “Come sei premurosa, lo vai a trovare due volte al giorno e resti fino a tardi per impedirmi di vederlo, ma sono io che vedo ciò che fai, perchè so gli orari che fai, dove parcheggi....”, le avrebbe scritto in un'occasione. In altre, invece, avrebbe fatto riferimento a particolari della vita intima e familiare della malcapitata, comprensibilmente preoccupata, al punto da non uscire più di casa da sola.

Approderà invece in un'aula del Tribunale, dopo il rinvio a giudizio stabilito nelle scorse ore, l'inchiesta a carico di un 70enne di Ariano Irpino, accusato di stalking ai danni di una 50enne di Grottaminarda. L'avrebbe pedinata in continuazione, attesa sotto casa, disturbandola a più non posso. “Ciao bella, entra in macchina...”, le avrebbe detto, invitandola a salire a bordo della sua macchina. Comportamenti che avrebbero ingenerato ansia e paura nella poverina, costretta a rifugiarsi nei negozi quando si accorgeva della sua presenza. A dicembre il via al processo a carico dell'uomo, assistito dagli avvocati Fabio Russo e Giuseppe Caturano.

Il patteggiamento – 1 anno – per un 53enne ed il rinvio a giudizio – 17 settembre la prima udienza- di una 29enne, di Benevento, entrambi difesi dall'avvocato Luigi Giuliano, sono invece stati stabiliti per la storia della quale avrebbero fatto le spese due coniugi (per loro l'avvocato Luigi Bocchino) che sarebbero finiti nel mirino delle condotte dei due imputati. Lui, addebitandogli una passata relazione con la giovane, avrebbe colpito l'uomo con pugni al volto, poi gli avrebbe telefonato di notte per annunciargli che gliela avrebbe fatta pagare.

La coppia sarebbe stata seguita e minacciata, e lo stesso sarebbe accaduto anche con i figli ed alcuni familiari, la loro auto sarebbe stata danneggiata. Fatti che si sarebbero verificati da maggio a dicembre del 2018.

A completare il quadro relativo solo alle ultime ore, infine, il caso di un 35enne di Apice che qualche giorno fa era finito ai domiciliari. L'avvocato Natascia Pastore, che lo difende, aveva chiesto la non convalida dell'arresto, a suo dire non in flagranza di reato, il gip Vincenzo Landolfi ha disposto che il giovane non si avvicini alla donna con la quale è fidanzato. Era stata lei a denunciarlo ai carabinieri dopo un episodio accaduto nel bar a San Nazzaro nel quale avevano preso un caffè. Avevano litigato, lui l'avrebbe schiaffeggiata e, poi, accompagnata al lavoro, come ogni giorno.

Una volta dinanzi ai militari, lei aveva però fatto riferimento anche alla limitazione delle frequentazioni e dei movimenti che il 25enne le avrebbe imposto da luglio per motivi di gelosia.