False assunzioni di un'impresa: chiesto il processo per nove

Contestata la truffa sulle indennità di disoccupazione in Valle Telesina

false assunzioni di un impresa chiesto il processo per nove
Benevento.  

Un'impresa edile e sette dipendenti che sarebbero stati assunti fittiziamente e poi licenziati per incassare l'indennità di disoccupazione. In tutto oltre 68 mila euro, percepiti indebitamente: una presunta truffa per la quale il sostituto procuratore Assunta Tillo ha chiesto il rinvio a giudizio di nove persone – sei sono donne – residenti in più centri della Valle Telesina: Pietraroia, Telese Terme, Cusano Mutri, San Lorenzello.

Questa mattina era in programma l'udienza preliminare dinanzi al gup Vincenzo Landolfi, ma è slittata al 22 marzo per la mancata notifica all'Inps, parte offesa. Nel mirino degli inquirenti sono finiti fatti che si sarebbero svolto tra il 2012 ed il 2018: un arco temporale nel quale una società di costruzioni – sono stati chiamati in causa la legale rappresentante e l'amministratore di fatto – avrebbe simulato un contratto di lavoro, “mai intervenuto” con sette dipendenti e poi avrebbe presentato domanda di disoccupazione all'Inps di Benevento, “attestante l'inizio e la cessazione del rapporto di lavoro”.

In questo modo – sostiene la Procura – avrebbe indotto in errore l'Istituto rispetto all'erogazione dell'indennità di disoccupazione. Importi che vanno, in base al periodo calcolato, dai 7800 euro (per dieci mesi) ai 13.400 euro (per un anno e mezzo).

Un quadro emerso dall'attività investigativa delle fiamme gialle e dalle visite ispettive dell'Inps, rispetto al quale la dottoressa Tillo ha proposto il processo per i nove imputati, difesi dagli avvocati Antonio Leone e Giuseppe Francesco Massarelli.