"Metto in rete le immagini mentre ti masturbi", condannato

Da 7 anni e 6 mesi a 4 anni: la pena in appello per un 27enne di Benevento

metto in rete le immagini mentre ti masturbi condannato
Benevento.  

Da 7 anni e 6 mesi a 4 anni. E' la condanna stabilita dalla Corte di appello di Bologna, che ha riconosciuto la seminfermità mentale dell'imputato, accertata da una perizia psichiatrica disposta in primo grado dal Tribunale, che non ne aveva però tenuto conto, per un 27enne di Benevento – è stato difeso dall'avvocato Fabio Russo – rinviato a giudizio per produzione e detenzione di materiale pedopornografico realizzato con minori e tentata violenza privata. Scene a sfondo sessuale racchiuse in centinaia di file scovati nel suo computer.

Le accuse gli erano state contestate in un'indagine avviata dopo la denuncia dei genitori di un 15enne felsineo che lui avrebbe cercato di costringere, tra agosto e settembre 2016, a continuare gli incontri in chat, minacciando la divulgazione delle immagini che lo riguardavano. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, lui avrebbe contattato l'allora 14enne attraverso il social network Omegle. Le prime conversazioni, poi l'invito al minore a proseguire le comunicazioni su Skype.

Il ragazzo aveva detto sì, aveva anche accettato la proposta di accendere la webcam e di masturbarsi. Lo aveva fatto senza sospettare che quei momenti intimi potessero essere registrati. Lo aveva capito quando il suo interlocutore, per evitare che lui archiviasse definitivamente lo scambio a distanza, l'avrebbe minacciato di rendere pubblici quei filmati imbarazzanti. A quel punto lui, assalito dalla paura, si era confidato con il padre e la madre. Da qui un'attività investigativa sfociata in un processo finito con la condanna a 7 anni e 6 mesi per tutte le accuse - tranne quella di adescamento di minori, dalla quale era stato assolto -, ora ridotta.