Russo: ecco la Camera penale che lascio

Il presidente uscente traccia un bilancio del suo mandato

russo ecco la camera penale che lascio
Benevento.  

L'appuntamento è in programma il 13 luglio, quando si andrà alle urne per rinnovare i vertici della Camera penale di Benevento ed Ariano Irpino. L'occasione per fare il punto con il presidente uscente, l'avvocato Domenico Russo.

“Abbiamo già convocato, con ampio termine di anticipo, l’assemblea elettorale per il 13 luglio in modo tale che ogni iscritto, disposto a dedicare tempo e passione, potrà organizzarsi – esordisce Russo- e candidarsi nel rispetto delle regole statutarie. Si concluderà, quindi, il mio impegno durato sei anni nella Giunta della Camera penale, che mi ha visto prima componente, poi segretario ed infine presidente. Auspico una successione in continuità con il percorso tracciato negli ultimi anni”.

Il suo mandato è stato segnato dall’emergenza pandemica?

“Come ogni tipo di attività è stato inevitabile. Fitte ed intense sono state le riunioni - prima tramite telefonate e messaggi e successivamente con il mezzo oramai consueto delle riunioni via web - che si sono avvicendate anche con cadenza giornaliera, nel corso dei diversi mesi, per la necessità di far fronte a tutte le diverse e complesse problematiche insorte nelle contingenze emergenziali. Riunioni sia con i colleghi che con i rappresentanti degli Uffici Giudiziari, sia a livello locale che con riferimento alla Corte di Appello di Napoli. Ritengo che, seppur con grande difficoltà e sacrificio, sia stato fatto un buon lavoro, nell’impegno costante di offrire soluzioni ragionevoli alle criticità che di volta in volta si sono presentate. Si può affermare, senza tema di smentita, che, in questi drammatici tempi, la giustizia penale è andata avanti grazie anche al lavoro e all’abnegazione degli avvocati”.

Può fare un bilancio delle iniziative poste in essere?

“Pandemia a parte, illustrare dettagliatamente tutte le iniziative adottate, le manifestazioni svolte e le battaglie di civiltà portate avanti, non solo sul territorio locale, ma anche regionale e nazionale, necessiterebbe di uno spazio troppo ampio, ma sono ben fiducioso che nella contemporanea era della comunicazione via web resterà traccia indelebile di tutto quanto sino ad oggi fatto e di ciò che continueremo a fare. In tal senso il pensiero va ad esempio a quella formidabile e coraggiosa battaglia dell’Unione delle Camere Penali Italiane, a cui ha dato il proprio generoso contributo la nostra Camera penale, relativa alla raccolta di firme per la lungimirante proposta di legge di iniziativa popolare per la separazione delle carriere in magistratura con la previsione di due separati C.S.M., oggi tornata di grande attualità a causa del noto ripetersi di gravissimi eventi nell’ambito della magistratura.

Penso anche al “Manifesto del Diritto Penale Liberale e del Giusto Processo” elaborato dall’Unione delle Camere Penali Italiane. Penso alle battaglia in tema di prescrizione e di ragionevole durata dei processi, alle trasferte a Roma con partenza all’alba, in pullman con i colleghi del COA, o in treno, in altre occasioni, per partecipare alle manifestazioni nazionali, tra cui la storica “maratona oratoria” celebrata dinanzi al palazzo della Corte Suprema di Cassazione. L’incontro a Roma con il Ministro Bonafede. Ricordo la conferenza stampa presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Benevento sempre in tema di battaglia contro la riforma Bonafede. Lotta incessante dell’Unione delle Camere Penali Italiane che, finalmente, ci sta portando verso l’abolizione di quella sciagurata ed incivile riforma.

Penso alle iniziative in collaborazione con il Carcere di Benevento. Non dimenticherò il privilegio di avere avuto accesso all’interno del carcere, di aver visitato le celle e gli spazi di condivisione: sono esperienze fortissime che contribuiscono a modificare la prospettiva di approccio a determinate tematiche. Ci vuole grande rispetto verso temi tanto delicati. Per continuare, con orgoglio ricordo tutte le volte che la nostra Camera penale è entrata nelle scuole di Benevento e Provincia per parlare agli studenti. Penso al tavolo tecnico sul monitoraggio dell’informatizzazione del processo penale istituito presso il nostro Tribunale, all’inizio dell’anno in corso, su proposta della Camera penale. Ricordo i numerosi convegni, seppur decisamente limitati a causa dalle restrizioni emergenziali, tra cui, ad esempio, all’ultimo in ordine di tempo del 10 maggio scorso sul tema sempre sentito, e purtroppo di attualità, della “presunzione di innocenza”, a cui hanno preso parte diversi parlamentari in rappresentanza dei maggiori partiti politici italiani, ad ennesima dimostrazione che, sul tema della giustizia penale, l’autorevolezza dell’Unione delle Camere Penali Italiane è unanimemente riconosciuta a livello nazionale e direi ampiamente meritata per la passione, la dedizione, la perseveranza, la competenza, la coerenza dimostrate e per tutte le battaglie portate avanti negli ultimi anni.

A tal proposito evidenzio l’importante evento dello scorso giovedì 20 maggio rappresentato dalla conferenza stampa tenuta presso la Camera dei Deputati dal nostro presidente Gian Domenico Caiazza che ha illustrato le proposte dell’Unione delle Camere Penali Italiane in tema di riforma dell’Ordinamento giudiziario e del C.S.M.. Ricordo la battaglia portata avanti, unitamente a tutte le altre Camere penali del Distretto di Corte di Appello, con riferimento alle gravi disfunzioni del Tribunale di Sorveglianza di Napoli. Concludo menzionando la battaglia di questi giorni che stiamo portando avanti con riferimento al contesto di progressiva marginalizzazione del ruolo del difensore nel giudizio di appello che ha reso indispensabile un deciso intervento, da parte di sei Camere penali campane, che culminerà nella manifestazione di rilievo nazionale del 16 giugno, a sostegno delle garanzie del giusto processo e di fondamentali principi processuali come quelli della oralità nonché della collegialità e della sacralità della camera di consiglio”.

Che Camera penale lascia?

“Con grande orgoglio posso affermare che oggi la Camera penale di Benevento, grazie anche al lavoro di chi mi ha preceduto, intrattiene buoni rapporti sia livello regionale, con le altre Camere penali della Campania, sia in ambito nazionale, all’interno dell’Unione delle Camere Penali Italiane. Ambiti nei quali mai si rinuncia al confronto schietto e a volte anche duro, ma sempre leale e costruttivo. Evidenzio con altrettanto orgoglio, per ciò che concerne strettamente il nostro territorio, i proficui ed efficaci rapporti di collaborazione instaurati con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, con il Tribunale e la Procura della Repubblica di Benevento, con la Corte di Appello di Napoli, che spero vengano sempre preservati e coltivati nel modo migliore. Anche nei momenti di difficoltà e tensione, non sono mai venuti meno la lealtà e il rispetto. L’aspetto umano è sempre dirimente. L’educazione, la correttezza e la comprensione delle ragioni altrui offrono sempre un contributo fondamentale alla risoluzione di qualsiasi problema”.

Sul piano personale ed umano cosa ha rappresentato questa esperienza?

“Per me ha costituito un grande onore e un privilegio rappresentare la storica e prestigiosa categoria degli avvocati penalisti di Benevento ed Ariano Irpino. Ringrazio per questo ancora una volta i colleghi del Foro per la fiducia che hanno dimostrato nei miei confronti. Ringrazio, con particolare stima ed affetto, tutti i colleghi ed amici con cui ho condiviso il mio cammino nella Camera penale. Da questa esperienza ho imparato tanto e sicuramente ho ricevuto un importante contributo alla mia crescita, sia professionale che umana. Ho avuto il privilegio di incontrare tanti colleghi, magistrati, professori universitari, uomini e donne in generale, da cui ho appreso molto. Il mio contributo nell’ambito dell’Unione delle Camere Penali Italiane, a seguito della recente nomina ricevuta dalla Giunta nazionale, continuerà quale componente dell’Osservatorio nazionale sul D.Lgs. 231/2001 nel settore della responsabilità amministrativa delle società e degli enti che molto mi appassiona e al quale mi dedico, da ormai qualche anno, anche con articoli di approfondimento e contributi scientifici”.