Appalti Provincia: un indagato risponde, gli altri sette scelgono di non farlo

Dichiarazioni di Di Maria: nessuna ingerenza nelle gare, Nardone ha astio nei miei confronti

appalti provincia un indagato risponde gli altri sette scelgono di non farlo

Del Mese in libertà con l'obbligo di firma

Benevento.  

Una ha risposto alle domande, le altre sette no, anche se una di loro ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee. E' il bilancio degli interrogatori di garanzia delle otto persone finite agli arresti domiciliari nell'inchiesta sugli appalti della Provincia diretta dal sostituto procuratore Francesco Sansobrino e condotta dai carabinieri.

Si sono avvalsi della facoltà di restarsene in silenzio dinanzi al gip Loredana Camerlengo, Nicola Laudato (avvocati Vincenzo Regardi e Fausto Parente), 51 anni, di Campolattaro, Angelo Carmine Giordano (avvocati Massimo Di Tocco e Mauro Carrozzini), 61 anni, di Solopaca, Raffaele Pezzella (avvocati Claudio Sgambato e Nando Letizia), 65 anni, di Casal di Principe, Giuseppe Della Pietra   (avvocato Giovanni Esposito, sostituito dal collega Giammarco Maresca) , 62 anni, di Nola, Michelantonio Panarese (avvocato Angelo Leone), 53 anni, sindaco di Buonalbergo e dipendente della Provincia, e Antonello Scocca, 57 anni, di Benevento – entrambi difesi dall'avvocato Angelo Leone-.

Scelta diversa per Mario Del Mese (avvocati Camillo Cancellario e Cecchino Cacciatore), 43 anni, di Salerno, dipendente di una società, che ha invece risposto. Indicato come intermediario in relazione a due presunte corruzioni per i lavori di miglioramento e riammagliamento tra le strade provinciali - procedura indetta dal Comune di Buonalbergo per un importo a base d'asta di 3 milioni-, e quelli di riqualificazione e messa in sicurezza della provinciale 45 Montefalcone - statale 90 bis indetti dalla Provincia (oltre 4 milioni e mezzo di euro), Del Mese, al quale  di una turbativa di gara prospettata per l'intervento a Buonalbergo, ha escluso ogni ipotesi corruttiva, sostenendo di non essere stato mai presente a richieste o promesse di denaro, e precisando il suo ruolo tecnico – amministrativo. Al termine, il Gip lo ha rimesso in libertà con l'obbligo di firma.

La facoltà di non rispondere è stata anche esercitata dal presidente della Provincia Antonio Di Maria (avvocati Antonio Leone e Giuseppe Sauchella), l'ultimo ad essere ascoltato, che ha rilasciato alcune dichiarazioni con le quali ha negato qualsiasi ingerenza nella gara per i lavori di miglioramento dell'istituto Livatino di Circello per circa 1 milione di euro, e nelle due procedure indette dal Comune di Guardia Sanframondi, relative a interventi per la riduzione del rischio idraulico forestale degli alvei dei torrenti Ratello e Capuano, per circa 280mila euro. Rispetto alla vicenda di Circello ha definito il senso di una conversazioni intercettata, mentre per Guardia ha affermato di aver incontrato il sindaco Floriano Panza, su sua sollecitazione, nei pressi della Rocca, e di non aver dato seguito ad alcune indicazioni.

Quanto all'ipotesi di tentata induzione indebita a dare o a promettere altre utilità ravvisata nelle presunte pressioni nei confronti dell'ex segretario generale Franco Nardone per “l'indizione di una procedura paraselettiva per l'affidamento temporaneo dell'incarico di dirigente dell'Area tecnica” a Giordano, ha spiegato che le cose sarebbero andate in maniera totalmente diversa, e che la denuncia di Nardone sarebbe il frutto dell'astio nei suoi confronti, per avergli comunicato che lo avrebbe confermato come segretario ma non come direttore generale. La parola, ora, passa al Riesame.

Gli interrogatori riprenderanno lunedì con i dieci indagati sono stati raggiunti dalla misura interdittiva: Pietro Antonio Barone, 47 anni, di Circello, Carlo Camilleri, 72 anni, di Benevento, Nicola Camilleri, 39 anni, di Benevento, Gaetano Ciccarelli, 64 anni, di Napoli, Franco Coluccio, 72 anni, di Buonalbergo, Antonio Fiengo, 44 anni, di Ercolano, Antonino Iannotti, 40 anni, di San Lorenzo Maggiore, Sabino Petrella, 55 anni, di Sant'Angelo a Cupolo, Gianvincenzo Petriella, 48 anni, di Circello, e Antonio Sateriale, 51 anni, di San Giorgio del Sannio, assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Angelo Leone, Antonio Leone, Roberto Prozzo, Achille Cocco.