Appalti Provincia, all'operazione il nome dello squalo più grande mai esistito

"Megalodonte", ovvero l'indagine condotta dai carabinieri

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Benevento.  

Megalodonte, ovvero il più grande squalo mai esistito. E' il nome – ovviamente evocativo delle condotte ipotizzate- dato all'operazione condotta dai carabinieri sugli appalti della Provincia che ieri ha fatto registrare gli interrogatori di garanzia delle otto persone finite agli arresti domiciliari, una delle quali, al termine, è tornata in libertà con l'obbligo di firma.

Da lunedì si ricomincia, e stavolta a comparire dinanzi al gip Loredana Camerlengo, che ha firmato l'ordinanza su richiesta del sostituto procuratore Francesco Sansobrino, saranno i destinatari del divieto   temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione.

I primi saranno Carlo Camilleri, 72 anni, di Benevento, Nicola Camilleri, 39 anni, di Benevento- sono difesi dall'avvocato Angelo Leone-, mentre a seguire sarà la volta di Gaetano Ciccarelli (avvocato Gennaro Macrì), 64 anni, di Napoli, Antonio Fiengo (avvocato Clemente Biondi), 44 anni, di Ercolano, Sabino Petrella (avvocato Andrea De Sanctis), 55 anni, di Sant'Angelo a Cupolo, e Gianvincenzo Petriella (avvocato Antonio Leone), 48 anni, di Circello.

Martedì toccherà invece a Pietro Antonio Barone, 47 anni, di Circello, Franco Coluccio, 72 anni, di Buonalbergo, Antonino Iannotti, 40 anni, di San Lorenzo Maggiore – tutti assistiti dall'avvocato Roberto Prozzo – e ad Antonio Sateriale (avvocato Valeria Crudo), 51 anni, di San Giorgio del Sannio. Probabile che anche stavolta la scelta prevalente sia quella di avvalersi della facoltà di non rispondere, in attesa delle decisioni del Riesame.