Colpo di scena, scrive ai giudici e ritratta accuse abusi sessuali contro padre

Processo ad un 52enne, la ragazza sarà nuovamente ascoltata il 14 giugno

colpo di scena scrive ai giudici e ritratta accuse abusi sessuali contro padre
Benevento.  

Il colpo di scena è arrivato in apertura di una udienza inizialmente non prevista, convocata alla luce della novità intervenuta. L'ha firmata, con una lettera inviata al tribunale, la figlia del 52enne cittadino di nazionalità marocchina che nel novembre del 2021 era stato arrestato e condotto in carcere dalla Squadra mobile per violenza sessuale ai danni della ragazza e di maltrattamenti in famiglia.

E' stato il presidente del collegio giudicante, Simonetta Rotili (a latere Graziamaria Monaco e Gabriele Nuzzo) a leggere il contenuto della missiva: una completa ritrattazione delle accuse rivolte al genitore – le aveva confermate anche durante l'incidente probatorio a dicembre-, spiegate, a suo dire, come una sorta di vendetta per il suo no al fidanzamento con un giovane che giudicava non perbene, al quale preferiva un connazionale. La donna ha sostenuto di essersi inventata tutto, che le cose non erano andate così come le aveva descritte, definendo il padre una brava persona.

Una retromarcia a tutto tondo, accompagnata anche dalla richiesta di essere nuovamente ascoltata in aula, alla quale si è opposto il pm Maria Colucci. Favorevole la difesa dell'imputato, rappresentata dall'avvocato Fabio Russo, che si era già espressa in tal senso in precedenza, mentre le parti civili- la ragazza con l'avvocato Maria Concetta Iannelli, la mamma con l'avvocato Annamaria Soreca e uno dei figli con l'avvocato Antonio Leone- si sono affidate alla decisione del Tribunale. Che, dopo una camera di consiglio, ha stabilito che la figlia venga ancora escussa il prossimo 14 giugno.

Secondo gli inquirenti, sarebbe stata costretta a subire atti sessuali fin da quando era minorenne, oltre ai maltrattamenti di cui sarebbe rimasta vittima anche la madre.

Oltre a riferire ciò che lui avrebbe fatto, la giovane aveva parlato anche di una videochiamata nel corso della quale il papà si sarebbe mostrato nudo e impegnato in atti di autoerotismo.

Addebiti che l'allora51enne aveva respinto durante l'interrogatorio successivo all'arresto e, poi, in aula, affermando di essere lui la vittima dei suoi familiari, che lo avrebbero picchiato e cacciato di casa, costringendolo a dormire in auto, e dai quali avrebbe soltanto ricevuto richieste di denaro. Quanto alla videochiamata, aveva negato aver 'esibito'.le sue parti intime.Non è vero, quella sera era ubriaco. Mi trovavo in macchina e mi sono soltanto tolto la maglietta perchè, avendo terminato di lavorare, ero sudato, aveva dichiarato.