Carcere Airola. Autolesionismo, aggressioni e caos. Il Sappe lancia l'allarme

Gli agenti denuncia una situazione difficile nel penitenziario minorile sannita

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Benevento.  

Ancora caos nel carcere minorile di Airola. Atti di autolesionismo e tentativi di aggressione hanno creato problemi al Reparto di Polizia Penitenziaria.
“Nel carcere di Airola è successo davvero di tutto nelle ultime giornate e questo non può che essere l’inevitabile conseguenza di una catena di comando inefficiente, visto che continuiamo a non avere un direttore ed un comandante di Reparto fissi, ossia assegnati in pianta stabile nella struttura”. Questa la denuncia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, per voce del viceresponsabile regionale del settore minorile Sabatino De Rosa che riassume i fatti “Un detenuto straniero continua a lesionarsi il corpo e ha anche aggredito un altro ristretto e provocando una rissa in mensa. Sono continue le minacce di morte gli agenti, contro i quali ha lanciato anche una scrivania. Un altro detenuto ha ingoiato le pile del telecomando e si è reso necessario accompagnarlo in ospedale. Mentre altri due hanno tentato di aggredire il barbiere e anche in questo caso tempestivo e provvidenziale è stato l’intervento degli agenti”.

E poi lancia l'allarme “Così non si può più andare avanti, siamo carne da macello e non possiamo pagare l’indifferenza dell’amministrazione della giustizia minorile verso i gravi problemi dell’IPM di Airola”.
Dura la denuncia di Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “Nel carcere minorile di Airola non vi è più sicurezza, né per gli agenti nè per i detenuti, visto che il comandante e il direttore sono assegnati solamente 2/3 giorni alla settimana, mentre la loro presenza avrebbe dovuto essere continuativa ovvero presenziare a giorni alterni. Invece ora arrivano in istituto in compresenza, quindi quando sono assenti l'istituto è in mano ad un sovrintendente o un assistente capo coordinatore. E’ vergognoso. All’IPM di Airola servono un comandante di Polizia e un direttore in pianta stabile per cercare di ripristinare l'ordine e la sicurezza in istituto attraverso una organizzazione del lavoro efficace e funzionale a garantire la sicurezza. Gli agenti, nonostante siano sotto organico, cercano di gestire al meglio ma ora la situazione è diventata insostenibile e anche la Polizia Penitenziaria è stanca di ricevere minacce e prevaricazioni”. Capece ricorda che il SAPPE, da tempo, ha “segnalato al Dipartimento della Giustizia minorile e di Comunità di Roma le significative disfunzioni e inconvenienti che riflettono sulla sicurezza e sulla operatività del carcere minorile di Airola e del personale di Polizia Penitenziaria che vi lavora con professionalità, abnegazione e umanità nonostante una grave carenza di organico ed una organizzazione del lavoro assolutamente precaria e fatiscente. Tutto questo, a parere del SAPPE, conferma con chiarezza come la gestione e l’organizzazione dell’IPM di Airola sono decisamente deficitarie per cui occorre che le Autorità ministeriali intervengano con la massima sollecitudine, con una ispezione interna, e con la assegnazione in pianta stabile del Direttore e del Comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria, considerato che gli attuali non sembrano essere in grado di fare fronte alle costanti e quotidiane criticità”.