Omicidio di Antonio Parrella e false informazioni al Pm, cinque condanne

Un sesto imputato, accusato di violazione della sorveglianza speciale, è stato invece assolto

omicidio di antonio parrella e false informazioni al pm cinque condanne
Benevento.  

Un'assoluzione e cinque condanne sono state decise dal giudice Sergio Pezza al termine del processo a carico delle persone chiamate in causa perchè con le loro dichiarazioni avrebbero ostacolato le indagini della Squadra mobile sull'omicidio di Antonio Parrella, 32 anni, morto al Rummo il 27 luglio del 2017 per le conseguenze delle botte subite, la sera precedente, durante una festa di compleanno.

L'assoluzione, perchè il fatto non sussiste, è arrivata per Corrado Sparandeo, 36 anni, accusato di violazione della sorveglianza speciale. Due anni a Giovanni Piscopo, 41 anni, 1 anno, pena sospesa, a Umberto Sferruzzi, 33 anni, Gianluca Peluso, 31 anni, Michele Meoli, 31 anni, di Benevento, e Francesco Napolitano, 55 anni, di Moiano. Con l'eccezione di Sferruzzi, imputato di favoreggiamento, gli altri rispondevano di false informazioni al pm Francesco Sansobrino.

Sono stati difesi dagli avvocati Antonio Leone (per Sparandeo, Sferruzzi e Peluso), Luca Russo (per Piscopo), Nico Salomone (per Napolitano) e Gerardo Giorgione (per Meoli).

Come è noto, nel marzo del 2021 la Cassazione ha confermato la sentenza con la quale nel febbraio del 2020 la Corte di appello aveva ridotto da 16 anni a 14 anni e 8 mesi la condanna stabilita dal giudice Francesca Telaro, con rito abbreviato, il 19 ottobre del 2018, per Silvio Sparandeo, 31 anni, di Benevento, riconosciuto responsabile dell'omicidio volontario di Parrella.