Finalmente siete usciti allo scoperto: dove vi siete nascosti fino ad ora?

Pensieri in libertà

finalmente siete usciti allo scoperto dove vi siete nascosti fino ad ora
Benevento.  

Navigare nel mare periglioso dei social è senz'altro un esercizio utile, soprattutto durante una campagna elettorale. Non per leggere i post dei politici – alcuni di loro sono sbarcati anche su tik tok dando vita a quella che Linkiesta ha definito la “disperazione giovanilista della politica”, o guardarne i video, spesso imbarazzanti, ma per cogliere lo stato d'animo degli utenti, della gente comune. Ne viene fuori uno spaccato che, seppure parziale, è comunque interessante. Certo che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, sarebbe un errore madornale e depistante. Insomma, le differenze vanno colte, e con attenzione.

Il riferimento non è a quanti condividono e apprezzano i troll messi in rete dai propagandisti anche con errori grammaticali e 'contenuti' che mischiano scientemente le mele con le pere per vellicare l'indignazione collettiva – un giochino per bambini – , né a coloro che esprimono, apertis verbis, la loro preferenza per questa o quell'altra fazione: un raggruppamento, quest'ultimo, nel quale molti che ne fanno parte cercano di darsi una mano di vernice per evitare di apparire ciò che davvero sono, indossando gli abiti di un moderatismo bonario e tranquillizzante, nel tentativo di far dimenticare, annacquandolo un po' per ordini di scuderia, ciò che hanno sempre sostenuto.

Il dato curioso, almeno agli occhi di chi scrive, è invece legato all'improvviso disvelamento delle proprie posizioni da parte di persone che fino a qualche giorno fa erano rimaste in un anonimato incolore, dominato dal timore di esporsi. Folgorate sulla via di Damasco, probabilmente dopo aver fiutato l'aria che tira, ora hanno finalmente deciso di uscire allo scoperto con le loro analisi sociologiche, storiche, culturali, economico-finanziarie, addirittura di ordine sanitario.

Un fritto misto non digeribile per chi ha uno stomaco allenato da qualche lettura di scuola media, un guazzabuglio di slogan incollati uno sull'altro, di ricostruzioni interessate, esibito senza remore di alcun tipo. Slogan venati dal pregiudizio, che suscitano comunque un sorriso. Perché testimoniano quanto sia importante la libertà che permette a ciascuno di noi di dire, o nel mio caso di scribacchiare, ogni possibile sciocchezza. Non dimentichiamolo mai.