In auto con una Smith & Wesson con matricola abrasa, la fuga inutile in centro

Benevento. Chiusa l'inchiesta su Roberto Cella, 28 anni, fermato dalla polizia

in auto con una smith wesson con matricola abrasa la fuga inutile in centro
Benevento.  

Quella sera dello scorso 3 giugno aveva cercato di squagliarsela, ma non c'era riuscito. Era stato bloccato dalla polizia, che gli aveva sequestrato una pistola con matricola abrasa, caricata con 6 cartucce calibro 38 special:  un'arma costata l'arresto a Roberto Cella, 28 anni, di Benevento, finito al centro di una inchiesta che ora si è conclusa.

Difeso dall'avvocato Antonio Leone, il giovane, attualmente ai domiciliari, era al volante di una Volkswagen New Beatle e non si era fermato all'alt. Aveva tentato di allontanarsi ad alta velocità e con una serie di manovre spericolate, ma era stato 'stoppato' nei pressi dell'Arco di Traiano e trovato in possesso di una Smith & Wesson.

Nella sua abitazione erano stati poi recuperati, nascosti in un armadio della camera da letto, 10 cartucce dello stesso calibro delle altre, un coltello, un manganello telescopico e 27 grammi di marijuana.

Da qui una serie di ipotesi di reato contestate in una vicenda di cui il 28enne aveva offerto la sua versione quando era comparso dinanzi al Gip, sostenendo che la pistola era del padre, morto, e di non sapere perchè fosse nel vano portaoggetti. Aveva ammesso di aver provato a liberarsene perchè, quando si era accorto della presenza della polizia, aveva avuto paura, precisando, infine, che la droga era per uso personale.

Venti i giorni a disposizione dell'indagato per depositare memorie o chiedere di essere interrogato, poi il sostituto procuratore Giulio Barbato procederà all'eventuale richiesta di rinvio a giudizio.