Una perizia psichiatrica curata dal dottore Paolo Cavalli lo ha definito incapace di intendere e di volere al momento dei fatti. Una condizione che ha indotto il gip Gelsomina Palmieri, su richiesta del sostituto procuratore Maria Dolores De Gaudio, a disporre per lui la libertà vigilata per dodici mesi, sei dei quali da trascorrere in una struttura specializzata in provincia per sottoporsi ad un programma terapeutico e riabilitativo.
E' la misura di sicurezza, eseguita dalla Mobile, applicata ad un 40enne di Benevento, difeso dall'avvocato Fabio Russo, indagato per maltrattamenti ai genitori, assistiti dall'avvocato Raffaele Tibaldi, e rapina ai danni della madre. Era la fine di luglio quando lui le avrebbe sottratto il telefonino dopo averla strattonata e bloccata.
Alla polizia, intervenuta sul posto, i genitori avevano raccontato le minacce e le aggressioni, verbali e fisiche, che avrebbero subito fin dal 2007 da parte del figlio, più volte sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio. Una situazione che non sarebbe cambiata neanche quando avevano lasciato l'abitazione per trasferirsi altrove.
