Ai domiciliari, lo scoprono mentre parla con un pregiudicato: 50enne in carcere

Aggravata la misura ad un uomo arrestato a dicembre in una indagine della Dda

ai domiciliari lo scoprono mentre parla con un pregiudicato 50enne in carcere
Benevento.  

E' passato dagli arresti domiciliari, ai quali era sottoposto da dicembre in una indagine antidroga della Dda, al carcere. E' la conseguenza dell'aggravamento della misura decisa dal gip del Tribunale di Napoli Maria Laura Ciollaro, dinanzi al quale il 19 giugno sarà giudicato con rito abbreviato, per Palmerino Venoso (avvocato Massimiliano Cornacchione), 50 anni, di Roccabascerana, accusato di evasione.

Un addebito contestato rispetto a quanto si era verificato lo scorso 7 giugno, quando Venoso era stato sorpreso dai carabinieri mentre, nel cortile dell'abitazione, a Montesarchio ,di un 45enne già noto alle forze dell'ordine, stava parlando con lui. Una presenza ritenuta non giustificata dalla necessità di provvedere alle sue esigenze di vita per le quali era stato autorizzato a lasciare il domicilio due volte a settimana, dalle 9 alle 11.

Come si ricorderà, Venoso era stato arrestato, al pari di altre diciannove persone, in una inchiesta della Dda e dei carabinieri in Valle Caudina che ha prospettato, a vario titolo, la tentata estorsione, l'associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, con l’aggravante del metodo mafioso e del fine di agevolare il clan Pagnozzi, e la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti.