Annullata dalla Cassazione, con il rinvio dinanzi alla Corte di appello per un nuovo giudizio, la condanna a 8 anni e 6 mesi per Silvio Iadanza, 36 anni, e Vincenzo Marcello Iadanza, 33 anni, i fratelli di Montesarchio che erano stati arrestati il 12 luglio 2022 in una inchiesta della Dda di Napoli e dei carabinieri della Compagnia caudina.
La Suprema Corte ha infatti accolto il ricorso degli avvocati Mario Cecere e Pierluigi Pugliese sulla mancata concessione delle attenuanti generiche. Un argomento che potrebbe comportare, dopo una ulteriore valutazione del giudici di secondo grado, una riduzione di pena, con l'equivalenza tra attenuanti e aggravanti.
In particolare, esclusa l'aggravante mafiosa, la condanna era scattata per una estorsione ad un bar, una tentata rapina, due danneggiamenti e una minaccia. Addebiti relativi ad episodi accaduti a Montesarchio tra febbraio e marzo 2021, al centro di una ordinanza di custodia cautelare che aveva colpito Silvio Iadanza, che ha avviato un processo di collaborazione con la giustizia ed ha un nuovo difensore, e Vincenzo Marcello Iadanza.
