Prima si è lasciata andare alle lacrime, all'esterno dell'aula, poi si è accomodata sulla sedia dei testimoni e ha ribadito, col tono della voce impastato di un comprensibile timore, le accuse nei confronti dello zio, di cui non ha mai incrociato lo sguardo perchè protetta da una paravento. Lui è un 44enne caudino, ora sottoposto al divieto di avvicinamento, a processo perchè imputato di violenza sessuale ai danni della nipote 15enne.
Secondo gli inquirenti, a luglio 2024, mentre la ragazza era in vacanza a Sant'Agata, l'uomo, difeso dall'avvocato Achille Cocco, dopo averla palpeggiata, carezza e baciata, avrebbe tentato di convincerla ad avere un rapporto sessuale, incassando il rifiuto della minore, che aveva chiesto aiuto alla madre, inviandole dei messaggio via whatsapp.
Le ho solo messo una mano sulla spalla, lei ha equivocato e frainteso i miei comportamenti, aveva detto al gip Maria Di Carlo, a settembre 2024, l'allora 43enne nell'interrogatorio successivo all'applicazione degli arresti domiciliari. Non le ho fatto alcunchè di male, ecco perchè sono rimasto sorpreso quando ho saputo della denuncia, aveva aggiunto, sostenendo di essere vittima di una situazione familiare difficile, di una conflittualità complicata. Nuova udienza l'8 settembre.
