Ci sono gesti che restano per sempre, che lasciano un segno che non potrà mai essere cancellato, e rispetto ai quali esiste un solo termine: gratitudine. Come quella, immensa, che ha provato, e proverà per sempre la mamma di un bimbo di 3 anni di Cervinara strappato ad un destino assurdo da un poliziotto.
I fatti risalgono risale ad alcuni giorni fa. L'agente è in casa, all'improvviso sente gridare “aiuto, aiuto”. Indossa la divisa, non può esimersi dal chiedersi cosa stia accadendo. Si precipita in strada, nota che a bordo della piscina di una villetta adiacente la sua ci sono alcune donne disperate ed impaurite.
Lui le raggiunge, una di loro stringe tra le braccia il figlioletto. Lo hanno appena estratto dall'acqua, mentre stava facendo un bagnetto con il salvagente si era capovolto ed era finito a testa in giù. Sono momenti terribili, la concitazione è altissima. Il poliziotto ha nel suo bagaglio di conoscenze quelle di un corso di formazione al pronto soccorso, ma, si sa, la teoria è una cosa, la pratica è altra.
Non ci pensa su un attimo, ogni istante è prezioso: adagia il bambino, esanime, sul pavimento e gli pratica la respirazione bocca a bocca ed il massaggio cardiaco. La paura è tanta ma, per fortuna, il minore reagisce, tossisce, piange: lo ha rianimato, è salvo. Gli operatori del 118, nel frattempo allertati, completano l'intervento.Il sospiro di sollievo è interminabile, il dramma è stato evitato.
“Non ho parole per esprimere la mia gratitudine – scrive la madre al poliziotto -. Il tuo arrivo è stato più che provvidenziale, è stato un miracolo. Non oso pensare al finale diverso della storia se non fossi arrivato a rianimare il mio bambino”. E ancora: "Non so come hai fatto, io non guardavo più, ero fuori di me. So solo che prima era blu e dopo piangeva invece, e piano piano sempre più forte iniziava a muovere una manina o una gambina. Grazie, grazie davvero. Oggi sono andata dal pediatra per il controllo, e anche lui ha detto: fate un encomio da parte mia a chi l'ha salvato”.
Una bellissima storia a lieto fine.
