Si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip Salvatore Perrotta, dinanzi al quale è comparso questa mattina per l'interrogatorio di garanzia, il 30enne colpito alcuni giorni fa dal divieto di avvicinamento alla parte offesa e, avendo detto no al braccialetto elettronico, dal divieto di dimora a San Nicola Manfredi.
Difeso dall'avvocato Marco Guarente, il giovane, allontanato anche dalla casa familiare, è indagato per una ipotesi di maltrattamenti ai danni della madre, assistita dall'avvocato Marcello D'Auria. E' stata la sue denuncia al dare il là all'attività investigativa della Squadra mobile, che avrebbe ricostruito le condotte che il 30enne avrebbe mantenuto nei confronti della mamma.
Secondo gli inquirenti, oltre a riservarle quotidianamente offese ed ingiurie, le avrebbe ripetutamente chiesto somme di denaro, arrivando a minacciarla. In un'occasione le avrebbe fatto trovare nella doccia un coltello a lama seghettata. La malcapitata sarebbe stata inoltre vittime di atteggiamenti prevaricatori che l'avrebbero spinta, per paura, e pur di non incrociare il figlio negli spazi comuni dell'abitazione, a chiudersi nella sua camera da letto.
