E' sotto interrogatorio in caserma, a Campobasso, Salvatore Ocone, il 58enne di Paupisi ritenuto il presunto autore dell'omicidio a colpi di pietra della moglie Elena, 49 anni, e del figlio Cosimo, 15 anni, e del tentato omicidio della figlia Antonia. 17 anni, che lotta per la vita
Difeso da un legale molisano d'ufficio, l'uomo è dinanzi al procuratore Gianfranco Scarfò e al pm Chiara Marcaccio, che hanno firmato un decreto di fermo, ed ai carabinieri, che stanno cercando di ricostruire ogni momento di un dramma che sarà impossibile dimenticare. Mentre Antonia resta molto grave all'ospedale Cardarelli, nel capoluogo molisano, dove opera, come comandante del Reparto operativo dell'Arma, il colonnello Alfredo Zerella, per anni in servizio a Benevento.
A Salvatore, che poi sarà trasferito nel carcere di Benevento, verrà chiesto di ritornare su ciò che ha combinato e sul movente di un gesto terribile che ha spazzato via l'esistenza della coniuge e del più piccolo dei tre figli. Lui, Cosimo ed Antonia erano a bordo di una Opel nera individuata da un elicottero nella zona di Ferrazzano. Agghiacciante la scena che i militari si sono trovati di fronte: per il 15enne, forse colpito con un coltello o un corpo contundente -in casa o in macchina?- non c'era più nulla da fare, gravissime le condizioni della sorella.
Sotto choc non solo la comunità di Paupisi, ma anche l'intero Sannio, rimbalzato all'onore delle cronache per una storia che toglie il respiro.
