Web e sicurezza, la polizia postale incontra gli studenti

Domani appuntamento al liceo scientifico "E. Fermi" per il Safer Internet Day

Montesarchio.  

Domani si celebra il “Safer Internet Day”, con la polizia postale di Benevento che, insieme al Ministero dell'istruzione, incontrerà insegnanti e circa 400 studenti del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Montesarchio.  Si tratterà di un’edizione speciale del progetto “Una vita da social” che prevede incontri in contemporanea presso le scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani. Lo slogan è “Creiamo insieme un internet migliore”.

«Una vita da social è un progetto itinerante sviluppato dalla polizia postale e delle comunicazioni che ha l’obiettivo di aiutare gli utenti della rete a navigare in piena sicurezza e a gestire con consapevolezza e controllo i dati condivisi online - si legge nella nota stampa di presentazione - . Il progetto si compone inoltre di una pagina facebook unavitadasocial nella quale vengono riportate tutte le attività e le impressioni dei giovani studenti. L’obiettivo delle attività di formazione è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi all’adescamento, cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri». Da tempo la polizia, in collaborazione con Ministero e Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, si sta prodigando per un uso responsabile della rete internet.

 

«Nel 2014 sono stati 4 gli arresti effettuati per pedofilia online, con 23 denunce, 150 siti monitorati, 17 perquisizioni effettuate e 20 siti web pedopornografici inseriti in black list - le parole della dottoressa Silvestri, reggente del Compartimento della polizia postale “Campania – Napoli”. Prevenzione e formazione sono gli strumenti più efficaci per far sì che i giovani imparino a navigare con prudenza in internet e per aiutare, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai pericoli del web», conclude.