Il sostituto procuratore Olimpia Anzalone ha chiesto al gip Maria Di Carlo la proroga di altri sei mesi dell'indagine, allo stato ancora contro ignoti, sulla morte di Luigi, 68 anni, di Benevento, avvenuta lo scorso 14 maggio al San Pio. L'inchiesta era stata avviata a giugno, dopo la denuncia presentata, attraverso l'avvocato Michele Ciruolo, dalla moglie ed i sette figli.
Secondo la loro ricostruzione, tutto era iniziato nell'autunno 2023 con dolori addominali per i quali l'uomo era stato ricoverato prima alla clinica Santa Rita, poi al San Pio, dove era stato sottoposto ad un intervento chirurgico al dotto biliare. Era tornato a casa con la relativa terapia e la necessità di controlli periodici che aveva effettuato nel 2024. La persistenza dei dolori e la tosse lo avevano costretto a rivolgersi, agli inizi di maggio di quest'anno, al pronto soccorso dell'ospedale, dal quale era stato dimesso con la prescrizione di alcuni farmaci.
La situazione non sarebbe però migliorata, al punto che Luigi era tornato nuovamente al San Pio, che aveva lasciato per tornare il giorno successivo, per alcuni prelievi strumentali ai quali sarebbe seguita la terapia nel suo domicilio. A distanza di alcuni giorni, viste le sue condizioni, ancora un accesso al pronto soccorso. Infine, il trasferimento nel reparto di medicina interna, dove il 14 maggio era stato rinvenuto senza vita nel suo letto, stroncato da un arresto cardiocircolatorio che aveva reso inutile ogni tentativo dei medici.
