“I caduti di pietra”, libro sulla distruzione dei beni culturali in Campania durante la Seconda guerra mondiale. Incontro esperienziale con l’autore Giuseppe Russo, 11 marzo, alla libreria Masone Alisei. Un buffet-baratto letterario promosso dal “Lettor’Indie”, festival diffuso del lettore indipendente: ogni fruitore è coautore dell’evento venendo munito di una tazza mug e un cibo. Venerdì, alle ore 20.30, presso la libreria indipendente Masone Alisei, all’interno del “Lettor’Indie. Festival Diffuso del Lettore Indipendente”, si svolge un incontro esperienziale con Giuseppe Russo, autore de “I caduti di pietra. Campania 1944-43. Storia di una regione in cui cadde anche la cultura” (2015), libro che documenta la distruzione dei beni culturali in Campania durante la Seconda guerra mondiale. Modera l’incontro il giornalista Bruno Menna.
«...I bombardamenti a tappeto non prevedevano solo la distruzione delle infrastrutture e degli obiettivi militari, ma si prefiggevano soprattutto di distruggere il morale delle popolazioni colpite attraverso la cancellazione delle basilari strutture civili di una città: palazzi, ritrovi, piazze, monumenti, trasporti, uffici, fabbriche, chiese. Nulla fu lasciato al caso, né alla pietà...» (un brano del libro).
Gli anni della guerra, in Campania, furono tre volte più devastanti che nel resto d'Italia. Non caddero solo militari e civili. Caddero anche le pietre angolari della nostra cultura. A Napoli la guerra portò enormi disastri, inghiottendo non solo più di ventimila civili innocenti, ma danneggiando e devastando per sempre una grande fetta del patrimonio storico, artistico e culturale della città. La stessa sorte, seppur in misura minore, toccò ad altre zone della regione. Numerosi centri furono prima bombardati dagli angloamericani, poi colpiti dai nazisti in ritirata, e successivamente usati e violentati dall'occupazione degli Alleati. Questi ultimi, inizialmente definiti "liberatori", alla fine agirono ugualmente come un esercito d'occupazione feroce e non meno odioso del nemico in ritirata.
Giuseppe Russo, classe '72, amante della storia e delle tradizioni locali italiane ed europee, tecnico informatico, web master, scrittore di testi tecnici e dottore in scienze del turismo per i beni culturali, si dedica da anni alla ricerca storica sulle deturpazioni culturali subite durante i periodi bellici del '900.
