Il Vescovo don Mimmo Battaglia laverà i piedi agli invisibili

Giovedì Santo tappa nelle due comunità di Puglianello e Faicchio

La scelta del vescovo Battaglia di “lavare i piedi” agli ospiti di queste due comunità è un ulteriore segno concreto e tangibile della sua opzione di vita e di ministero.

Puglianello.  

Giovedì Santo, il vescovo don Mimmo laverà i piedi agli invisibili del dipartimento di salute mentale di Puglianello e della comunità Emmanuel di Faicchio.

Così dalla diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti:  "All’inizio della Quaresima il vescovo della Diocesi don Mimmo Battaglia c’indicava la strada: “cenere in testa e acqua sui piedi”. Con la Pasqua alle porte, c’è un segno concreto da riconoscere più di altri nella Settimana Santa: un grembiule ai fianchi e un asciugamano, un catino per raccogliere e una brocca per versare, un cuore accogliente e inquieto, mani operaie, eloquenti stracci e cammino condiviso per lavare e rinfrescare, per asciugare, per guardarsi volto a volto, ascoltarsi cuore a cuore e abbracciarsi di sincera fraternità.

Per questo il nostro vescovo Mimmo Giovedì Santo, 13 aprile alle ore 17:30, celebrerà la Cena del Signore presso il dipartimento di salute mentale di Puglianello, vivendo il gesto della lavanda dei piedi insieme agli invisibili del Centro e della Comunità Emmanuel di Faicchio.

La scelta del vescovo Battaglia di “lavare i piedi” agli ospiti di queste due comunità è un ulteriore segno concreto e tangibile della sua opzione di vita e di ministero. Non sarà solo il vescovo a chinarsi, ma in quel gesto sarà l’intera Chiesa diocesana a farlo, lavando e baciando i piedi degli ultimi, di chi soffre, di chi fa fatica, specchiandosi nell’acqua sporca della loro solitudine. Una Chiesa dove non si celebrano solo i riti, ma la vita delle donne e degli uomini, bagnata di gioie e di dolori. Una Chiesa in uscita che mette al centro l’altro che soffre. Una Chiesa che fa degli ultimi i protagonisti. Una Chiesa vicina alla vita di tutti, immagine di quel Dio che non ci abbandona mai, che si china sulle nostre fragilità e che ci tende la mano affinché da esse possiamo far ripartire la vita."

Redazione Bn