Le donne del vino per un nuovo modello di paesaggio rurale

Domani la presentazione del progetto

Guardia Sanframondi.  

Progettare un nuovo modello di paesaggio rurale per valorizzare le eccellenze sannite, tutelare l'ambiente e stimolare uno sviluppo sostenibile delle comunità. Con un tocco tutto al femminile per comunicare il ruolo delle donne nella società e nel lavoro. Le Donne del Vino, associazione nata nel 1988 che riunisce 800 produttrici, vignaiole, ristoratrici, enotecarie e giornaliste, lanciano la sfida ambiziosa al distretto "Sannio Falanghina, Capitale europea del Vino 2019", in occasione dell'incontro in programma domani, venerdì 24 maggio alle ore 16, nel Castello medievale di Guardia Sanframondi.

"Nel corso dell'evento - spiegano gli organizzatori - promosso da Sannio Falanghina e coordinato dal consigliere comunale Giulia Falato alla presenza di Donatella Cinelli Colombini, presidente de “Le Donne del Vino" - sarà presentato un vero e proprio piano strategico, a partire dallo Statuto del paesaggio rurale fino ai progetti mirati all'accoglienza ed ai percorsi enoturistici, analizzando le normative urbanistiche ed ambientali.Protagoniste, dunque, le donne che vinificano e che si occupano di marketing aziendale e territoriale, ma anche le imprenditrici attente al recupero delle tradizioni e alle innovazioni, creando reti di associazioni e pianificando il futuro nel segno della sostenibilità per accrescere la cultura del vino ed il consumo responsabile".

"L'associazione Le Donne del Vino si propone di diffondere la cultura e la conoscenza del vino attraverso la formazione e la valorizzazione del ruolo della donna nel settore vitivinicolo. Per essere ammesse nell’associazione occorre avere un vissuto professionale legato alla vigna e alla cantina e, da qui, alla tavola: quindi, produttrici, ristoratrici, sommelier, enologhe".