Gruppo democratico di Casalduni: solidarietà a lavoratori Stir

Dopo l'incendio dell'impianto

Casalduni.  

Vittoria Guerrera, Raimondo Mazzarelli, Consuelo Basile per il gruppo politico di opposizione consiliare, «Democratici di Casalduni», esprime piena solidarietà e vicinanza ai lavoratori dello STIR per le tristi vicende che, loro malgrado, sono stati costretti a subire. Purtroppo, ad oggi, oltre i proclami e la propaganda, l’unico dato concreto è «la perdita dei posti di lavoro». 

"Abbiamo avvertito - scrivono- un brivido sulla pelle per l’umana disperazione di quel lavoratore intenzionato a commettere un gesto estremo onde poter difendere il proprio sacrosanto diritto al lavoro. 

Possiamo solo immaginare le ragioni che hanno condotto a un simile atto. Non poter garantire alla propria famiglia il minimo indispensabile, una prospettiva ai figli, un futuro sereno, sono tormenti cui un padre di famiglia non può sottrarsi. Dietro ai 41 operai ci sono 41 famiglie che vedono mutare drasticamente la propria vita, quella normale di tutti i giorni. Figli che vanno a scuola, mutui e rate da onorare, bollette e tasse da pagare.Forse, non ci si rende conto o non ci si vuole rendere conto del dramma di questi lavoratori. Il fallimento delle trattativerappresenta il fallimento della politica, a tutti i livelli! Quando non si riesce a tutelare il diritto fondante della nostra Repubblica, cosìben scolpito negli articoli 1º e 4º della Costituzione [art. 1«L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro…. Art. 4 "Larepubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto….] , la politica e le classi dirigenti hanno miseramente fallito.

I rifiuti non sono né di destra né di sinistra e tantomeno possano essere differenziati in base al ceto sociale di chi li produce. Però sono un campo di battaglia eminentemente politico, spesso terreno di propaganda e speculazione.

Chiediamo a gran voce a tutte le forze politiche locali, provinciali e regionali di mettere da parte pregiudizi e rivalità per far fronte comune su quello che oggi sembrerebbe essere un dramma di pochi, ma che in realtà interessa l’intera comunità sannita.

Il «fallimento» della SAMTE, non solo mette in crisi le famiglie dei dipendenti, ma mette l’intera comunità sannita a dura prova economica. La chiusura dello STIR, paradossalmente, è condizione e presupposto di una vera e propria stangata, in termini economici e finanziari, sul ciclo dei rifiuti sanniti. L’incremento esponenziale di costi di trasporto e conferimento produce parallelamente un’esplosione delle tariffe, ben oltre quelle già contestate dai vari comuni. Un vero e proprio salasso da scaricare sui cittadini, già abbondantemente tartassati.

Noi non vogliamo sollevare inutili e sterili polemiche o cercare di puntare il dito verso i responsabili di quanto sta succedendo. Sarebbe persino troppo facile ma non favorirebbe la ricerca di soluzioni efficaci. Noi chiediamo la tutela dei lavoratori incolpevoli di quanto sta accadendo. Rispetto per le famiglie coinvolte, loro malgrado. Il nostro appello è quello di trovare una soluzione che possa andare bene a tutti, lavoratori e forze politiche, istituzioni ed amministratori.

Per quanto ci riguarda, assicureremo, come abbiamo sempre fatto, nei limiti delle nostre possibilità, tutto il supporto necessario ai lavoratori dello STIR".