Movimento cinque stelle al fianco dei dipendenti Pro Vitae

I lavoratori chiedono certezze sul proprio futuro lavorativo

Molinara.  

I dipendenti della coop Pro-Vitae, che prestano la loro attività presso la Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) di Molinara, dal 30 giugno si trovano in una situazione di criticità. In tale data, infatti, è scaduto il contratto di servizio della pro-Vitae presso la suddetta struttura, annualmente rinnovato dall’ASL. Nonostante una totale situazione di incertezza e preoccupazione, gli stessi dipendenti, pur se già oppressi da una mancanza di continuità nell’erogazione dei loro emolumenti, seguitano a prendersi cura degli ospiti della RSA svolgendo un servizio per gli stessi e per i loro familiari che nella struttura di Molinara hanno ricoverato i propri cari: l’interruzione del loro operato determinerebbe unicamente disagio a coloro i quali già versano in situazioni di criticità, da qui la loro scelta di responsabilità. Tipologia di scelta che, stando ai fatti, non sembra motivare i responsabili dell’ASL e dell’Ambito che, impegnati nel solito giochetto del rimpallo delle responsabilità e delle competenze, non avviano alcun processo di concertazione affinché ci si muova verso la soluzione della vertenza attraverso, ad esempio, l’espletamento di un bando pubblico, superando, così, anche la criticità dell’affidamento diretto. Volontà, questa, che deve essere perseguita per tutelare gli operatori ed al contempo i ricoverati, ad oggi ne sono 19 su una disponibilità di 20 posti letto, e le loro famiglie. Il Movimento 5 Stelle Sannita non farà mancare il proprio supporto ai dipendenti, ai ricoverati ed alle loro famiglie investendo la propria deputazione a tutti i livelli, già in occasione dell'assise regionale che si terrà a Benevento l'11 luglio al teatro San Marco a partire dalle 15.30, e sottoponendo agli organi competenti eventuali responsabilità. Ancora una volta la sanità beneventana manifesta i suoi limiti ed ancora una volta a discapito dei cittadini comuni. Si spera, però, che l’intera situazione non voglia rappresentare un pretesto per favorire eventuali interessi privati che dalla chiusura della suddetta struttura potrebbero trarre importanti benefici economici.

Redazione