Morcone: la truffa dei "quadri sacri"

Si presentano al nome del parroco, vendono "croste" per centinaia di euro

Morcone.  

«Avviso importante: vanno in giro persone sostenendo di essere miei collaboratori e facendo il mio nome. Vendono quadri. Sono truffatori. Sappiate che il parroco non manda nessuno. Se si dovessero presentare chiamate subito i carabinieri». E’ con questo messaggio su WhatsApp rivolto ai fedeli di Morcone, che il parroco don Nicola Gagliarde ha avvertito i cittadini a seguito di due truffe avvenute in paese ai danni di due persone anziane. «Sono state truffate alcune persone – racconta il parroco – pochi giorni fa.  I malviventi si sono presentati davanti casa, vestiti bene e alla moda, dicendo di vendere quadri sacri a mio nome; quadri di padre Pio, della Madonna, anche di Giovanni Paolo II. Quadri che sul mercato costano pochissimo, dieci euro al massimo, e che sono stati venduti ai malcapitati per qualche centinaia di euro». Una truffa abbastanza singolare. «Sì, è la prima volta che mi capita una cosa del genere, hanno approfittato della buona fede delle persone. Hanno poi tentato in altre abitazioni, ma fortunatamente non sono riusciti a mettere a segno la truffa poiché il messaggio si era diffuso in paese».

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Secondo il ministero dell’Interno, in soli due anni, dal 2012 al 2014, gli over 65 vittime di truffa sono passati da 300 mila a 340 mila. Polizia di Stato, Ministero dell’Interno e Confartigianato hanno anche distribuito in molte provincie un vademecum con i consigli per evitare di cadere nella trappola di qualche malintenzionato e i tipi di comportamento sospetto da cui guardarsi, stilando le 5 truffe più comuni: quella delle banconote, la truffa del pacco, la truffa della lotteria, finte donazioni o eredità, falsi dipendenti Inps, Enel, Telecom. Quest’ultima è stata probabilmente tra le più diffuse, anche nel Sannio, la modalità è la stessa: chiedere dei soldi agli anziani e far credere loro che sono in debito con l’ente privato o pubblico a seconda delle circostanze. Se poi c’è la possibilità, si cerca una scusa per allontanare l’anziano malcapitato dalla stanza in cui avviene l’incontro in modo tale da poter frugare in casa e portare via altri oggetti di valore. 

Michele Intorcia