Poste taglia lavoratori, Noi per la Famiglia: "Preoccupati"

La presidente Mazzini: "E' un danno non solo alle famiglie ma anche al tessuto imprenditoriale"

Benevento.  

Dopo le proteste dei giorni scorsi, in cui sindacati e addetti hanno scioperato per i tagli al personale di Poste Italiane nel Sannio, interviene anche la presidente di “Noi per la Famiglia” di Benevento e Avellino, Claudine Sassi Mazzini: “Con molta preoccupazione stiamo seguendo la vicenda della riorganizzazione delle Poste Italiane che nel nostro territorio si espliciterà con un ulteriore degrado della qualità dei servizi offerti alla popolazione.

Il taglio di 70 posti di lavoro, unita alla riorganizzazione della distribuzione che diventerà a giorni alterni porterà un danno non solo alle famiglie ma anche al tessuto imprenditoriale della provincia di Benevento.

Riteniamo inaccettabile questa ennesima penalizzazione delle famiglie che a fronte di tariffe sempre più elevate vedono degradarsi la qualità del servizio offerto.

Ci auguriamo che dal mondo della politica, soprattutto quello direttamente legato ai nostri territori, possa esserci una mediazione con i vertici di Poste Italiane per ovviare ad un sistematico impoverimento della qualità dei servizi della provincia”.
Già i sindacati avevano messo in guardia sugli effetti che i tagli potrebbero avere per il territorio: lettere, raccomandate, atti giudiziari e bollette recapitati a giorni alterni e con tempi molto più lunghi a cavallo dei giorni festivi, e con forti ripercussioni sul personale " Non esiste alcun tipo di relazione industriale, pur se da noi richiesta. L'azienda ha calato dei numeri drastici che riducono il personale del 50%. Riduzione che ha due effetti: sulla qualità del servizio, che non riusciremo più a fornire, e sul taglio dei dipendenti".