L'accordo: «Il futuro del Sannio dalla tutela del suo passato»

Protocollo restauro beni architettonici. Vigorito (Confindustria): «Tutelare bellezza e memoria»

l accordo il futuro del sannio dalla tutela del suo passato
Benevento.  

Più volte nel recente passato è stato suggerito come nel Sannio individuare la nascita di nuovi cantieri, la costruzione di nuovi edifici come antidoto alla crisi dell'edilizia fosse sbagliato. O almeno non completamente corretto. E' una fase in cui il Sannio demograficamente perde pezzi e invecchia, è una fase in cui il suolo consumato è già tanto. Nuove case, più moderne servono sempre e l'edilizia non deve fermarsi: ma per il Sannio, terra di borghi e centri storici stupendi è cruciale per il settore agganciare il treno del recupero di quello splendido patrimonio, della tutela della bellezza.


In questo senso lungimirante è il protocollo firmato nella splendida sede del palazzo arcivescovile per la formazione di maestranze al restauro architettonico. Un protocollo tra vari attori: Confindustria e Ance per le imprese, il Centro Formazione e Sicurezza, e l'Ordine degli Architetti per lavoratori e maestranze, la Soprintendenza e soprattutto l'Arcidiocesi di Benevento per l'immenso patrimonio artistico, storico e culturale da preservare.


Perché c'è un problema: restaurare un bene storico non è uno scherzo, si tratta di beni da maneggiare e trattare con cura, ed è difficile trovare maestranze in grado di operarvi.
E dunque? E dunque in base a ciò, come ha spiegato il Soprintendente Mario Pagano «Spesso si abbandonano i piccoli borghi. Per questo bisogna investire in formazione, anche coinvolgendo i lavoratori stranieri che sono arrivati in Italia negli ultimi anni. Questa è una iniziativa che può essere pilota per i prossimi anni».

Sì, perché se il Sannio è ricco di storia e architettura di pregio l'Italia lo è incommensurabilmente. Perciò quello lanciato è un modello, un modello Sannio: «E' un'iniziativa importante – ha spiegato il presidente Ance Benevento Mario Ferraro, perché è vero che spesso non abbiamo maestranze qualificate a questo tipo di lavori, anche perché i giovani non mostrano grande interesse per il settore. Noi come Ance daremo ogni supporto alla formazione. Per quanto attiene al Protocollo, mi auguro che non si chiuda qui: possono aderire anche altri enti e istituzioni, come ad esempio il Comune di Benevento che ha un patrimonio storico – architettonico notevole».


E il presidente dell'Ordine degli Architetti, Saverio Parrella: «La firma di oggi ha un valore notevole. Simbolico: perché parliamo spesso di far rete salvo rimanere nel campo delle buone intenzioni, mentre oggi diventa realtà. Fattuale: perché non è un protocollo dei dirò e farò, ma del fare. Ed è un'esperienza pilota che parte dalle aree interne e può essere esportata al resto del paese». Intervenuto anche Albano Della Porta, del Centro Formazione e Sicurezza: «Siamo onorati per l'accordo e ci impegneremo per reperire fondi e rendere fattibile il protocollo: già siamo attivi per portarlo ad un livello nazionale».


E il primo protocollo firmato da presidente di Confindustria, per Oreste Vigorito, è volto a tutelare e creare sviluppo puntando sulla bellezza: un dato che ha riempito d'orgoglio il numero uno dell'Unione degli Industriali sanniti «La bellezza va tutelata: i cantieri scuola pensati da Ance e Arcidiocesi hanno una funzione importantissima, che non è solo la formazione di professionalità, ma la possibilità di avvicinare l'uomo alla bellezza. Io ho avuto la fortuna di arrivare a Benevento dopo aver fatto per anni, per lavoro, la spola tra Europa e Stati Uniti: a volte ho notato la perdita di memoria in questi viaggi....cos'è un uomo senza memoria? Dobbiamo renderci conto di quel che è arrivato a noi: le cose moderne, fatte con tecnologie all'avanguardia, saranno ricordate come ciò che viene celebrato oggi? Io mi auguro che i giovani che formeremo non sviluppino solo la capacità del ripristino, ma anche di avvicinarsi alla bellezza. Oggi molti monumenti hanno l'ombra del tempo su di loro: in questo senso si inquadra questo protocollo, che mi auguro faccia nascere qualcosa di importante, dal togliere ombre, al sensibilizzare al bello. La nostra Confindustria appoggerà sempre questo tipo di iniziative».


E in chiusura l'arcivescovo Accrocca: «Oggi puntiamo su tre concetti: la sinergia, tra istituzioni e realtà diverse per qualcosa di più grande. La bellezza: a servizio della comunità, perché la bellezza ha un senso non solo estetico, ma formativo. Il futuro: perché il futuro di queste aree è nell'eccellenza di ciò che c'è di bello e di buono».