Camera Commercio Irpinia Sannio. 18 consiglieri: "Bruno riferisca in Consiglio"

"Dice che il Presidente non ha vincoli fiduciari con la Giunta? Bene, allora venga in Consiglio"

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Benevento.  

Un consiglio straordinario per discutere della situazione di stallo della Camera di Commercio Irpinia Sannio: è la richiesta di 18 consiglieri camerali al presidente Bruno.
Dopo giunte deserte e l'ultima che aveva votato contro con 6 componenti su 8 al verbale della seduta del 24 ottobre la crisi coinvolge anche il consiglio.

Nel documento protocollato infatti i 18 consiglieri (Pesce, Della Sala, Marinelli, Mastroberardino, Galetta, Bonavita, Venuti, Lastella, Addesa, Sica, Zotti, Catauro, De Luca, Iannella, Lemmo, Mastrantuono, Monteforte e Pezza) hanno presentato formale richiesta: “Per la concovazione di una seduta straordinaria e urgente di Consiglio camerale, per la trattazione del seguente punto all'Ordine del giorno: - Situazione politico/amministrativa e rapporto tra gli Organi elettivi della Camera di Commercio Irpinia Sannio. Comunicazioni, confronto e valutazioni. Determinazioni”.

Il solismo di Bruno

Richiesta che arriva dopo una lunga disamina relativa alla situazione, contestando in particolare il “solismo” di Bruno: “Lei è stato eletto ii 19 luglio 2022 e, pure avendo la possibilita di procedere con celerità alla convocazione del Consiglio per l'elezione della Giunta, ha deciso, in autonomia, di convocare ii primo Consiglio per ii 28 settembre, cioe dopo oltre due mesi; motivando alla stampa, e non ai Consiglieri, che fosse opportuno aspettare che si concludesse la campagna elettorale per le elezione politiche prima di convocare ii Consiglio camerale. Ancora non abbiamo compreso ii nesso di questa sua decisione di attesa con ii risultato elettorale delle elezioni politiche. Finalmente, ii 28 settembre scorso ii Consiglio ha eletto la Giunta e, di conseguenza, gli Organi di gestione dell'Ente avrebbero potuto procedere con piena operativita fin da subito”.

Un solismo che perdura

Senonche, nonostante i ritardi gia evidenziati, Lei ha deciso di continuare ad operare "da solo" con deliberazioni adottate d'urgenza, avvalendosi dei poteri sostitutivi della Giunta e, addirittura, procrastinando decisioni importanti in scadenza come la gestione provvisoria e la valutazione del bilancio previsionale infra annuale. Solo per ii 24 ottobre 2022 e stata convocata la prima Giunta, quindi dopo circa un mese dall'elezione della stessa e dopo quattro mesi dall'elezione del Presidente, con 26 punti all'ordine del giorno, tutti di primaria importanza, econ varie ratifiche di deliberazioni adottate d'urgenza.

Il dissenso

Gia nella prima Giunta del 24 ottobre si sono evidenziati forti dissensi e, tra voti astenuti e voti contrari, ha avuto la possibilita di approvare alcuni provvedimenti solo grazie al voto di solo quattro componenti su otto. In quella seduta vi erano in discussione alcune deliberazioni che avrebbero richiesto un particolare approfondimento, sia in termini di legittimita che di opportunita, come ad esempio:

- Segreteria Generale - Provvedimenti

(lncarico che Lei ha ritenuto potesse essere assegnato al Dott. Perozzi, in continuita con l'incarico precedente di Segretario Generale della estinta Camera di Avellino, senza avviare una nuova procedura aperta).

- Nomina Organismo lndipendente di Valutazione

(Nomina che Lei ha ritenuto potesse essere assegnata al Dott. Mosella che, entro il termine di presentazione della manifestazione di interesse (entro 31/12/2021) e risultato unico istante, cioe sotto la sua reggenza dell'Ente, in quanto all'epoca, lo stesso, era Commissario Ministeriale della Camera di Avellino.

Nella seduta del 24 ottobre si e discusso, altresl, di "ipotizzabili impegni, accordi e promesse" legate alla Sua elezione a Presidente. Di questa "particolare" discussione non si rileva traccia nel Verbale della seduta. Di questi accadimenti e stato dato anche risalto pubblico, con dichiarazioni del Consigliere Catauro che evidenziava la sua contrarieta ad alcune decisioni, del Vicepresidente La Stella che faceva appello al rispetto degli impegni presi (...) a favore del prosieguo dell'Ente, e Sue, con vaghi atti di accusa verso chi mirava solo a tornaconti personali ...

I numeri che vengono a mancare

In questo clima arriviamo al Consiglio del 4 novembre u.s., ed anche in quella sede ha dovuto annotare una difficolta di tenuta dei Consiglieri a supporto della Sua azione amministrativa. In questo Consiglio si sono registrate 6 assenze, a suo dire giustificate, e le deliberazioni inerenti gli atti contabili di programma, quindi atti di interesse politico/amministrativo e non meri documenti tecnici, sono stati licenziati con 11 voti a favore, compresi quelli di La Stella e Addesa (componenti di Giunta) insieme ad altri consiglieri della loro area, 11 voti astenuti e 5 voti contrari. Quindi, era evidente a tutti che, se solo 6 voti degli 11 astenuti fossero stati contrari, le proposte di programma del Presidente sarebbero state tutte respinte … In conseguenza del Consiglio del 4 novembre anche la Giunta convocata appena dopo, ha registrato la mancanza del numero legale, lo stesso e stato per quella convocata ii 16 novembre, arrivando alla Giunta del 25 novembre in cui 6 componenti su 8 hanno votato contro ii verbale della seduta del 24 ottobre, con le motivazioni ampiamente giustificate con note varie, per poi abbandonare la seduta.

Le ultime schermaglie

A quanto accaduto fino al 25 novembre, Lei ha ritenuto di rispondere con dichiarazioni sugli organi di stampa che hanno, di fatto, rilanciato ii Suo formale atto di accusa nei confronti di chi, a suo avviso, sta bloccando l'Ente con grave danno per le imprese e del territorio.II tenore delle sue affermazioni e grave ed anche la terminologia utilizzata del tipo: "Confessino le reali ragioni ..., Pensano solo a/le poltrone ..., Comportamenti ritorsivi ..., ecc." evidenzia ii fatto che potrebbero esserci elementi e/o eventi di cui i Consiglieri ancora oggi non sono a conoscenza. Riteniamo che sia giunto ii momenta che la discussione sia riportata nell'unica sede deputata: II Consiglio della Camera di Commercio lrpinia Sannio.
Riteniamo sia inutile e dannoso continuare la discussione a distanza sugli organi di stampa o ricercando contatti con singoli Consiglieri e membri di Giunta, o convocando inutili e poco partecipate riunioni fuori dalla sede camerale, e, per giunta, solo con rappresentanti di Associazioni riconosciute nel CNEL; come se gli altri non avessero diritto di parola e di pensiero.

Dalla Giunta al Consiglio

Come da Lei stesso affermato "II Presidente non e eletto dalla Giunta e, dunque, non e legato da vincolo fiduciario nei loro confronti ... Ha ragione: ii Presidente e eletto dal Consiglio e ad esso deve rispondere del suo mandate e del suo operato. Per quanto esposto e evidenziato, i sottoscritti Consiglieri Le chiedono di sospendere ogni attivita programmata per la Giunta ed ogni altra attivita che richieda la decisione della stessa, ritenendo necessario e imprescindibile che Lei riferisca in Consiglio in merito alla crisi istituzionale della CCIAA lrpinia Sannio venutasi a creare e, in quella sede, adottare le relative iniziative da intraprendente, nell'interesse della Camera, dei territori e delle imprese.