Referendum, Bonavitacola: "Senza il sì solita Italietta"

Il vice presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, durante il convegno a Cautano

Cautano.  

“Senza il sì al referendum costituzionale l'Italia tornerà ad essere la solita Italietta fangosa, rissosa e con una rilevanza pari a zero nello scacchiere internazionale”. Così il vice presidente della Giunta della Regione Campania e assessore regionale all'Ambiente, Fulvio Bonavitacola, durante il convegno 'Riforma costituzionale, ambiente e governo del territorio' promosso dal comitato 'Sannio per il sì' in una gremita sala di Palazzo Caporaso a Cautano, sede dell'Ente Parco del Taburno. Un incontro voluto per avvicinare e spiegare ai cittadini le questioni tecniche e pratiche che la riforma porta in sè, fuori da un clima di avvelenamento politico.
Alla platea composta da numerosi sindaci, amministratori ed esponenti della società civile, Bonavitacola ha parlato di un sistema Italia "che va riorganizzato, a partire dall'idea di partito, per proteggere i principi fondamentali contenuti nella Carta Costituzionale" e di un malessere generalizzato tra i cittadini che non può essere gestito votando 'no' alla riforma perché "sarebbe il modo peggiore". 


Ma Bonavitacola ha pure analizzato la gestione governativa della Regione Campania ponendo, con forza, la necessità di ritrovare "l'identità campana puntando sullo sviluppo del turismo, sul recupero dei centri antichi, su un sistema territoriale integrato che sia di grande attrazione. Naturalmente non possiamo disseminare questi territori di pale eoliche: non possiamo revocare le autorizzazioni già rilasciate perché le norme non sono retroattive, ma per il futuro abbiamo elaborato una nuova figura per il nostro Paese. Si tratta di un indice di saturazione ambientale. Lo abbiamo fatto perchè ci siamo resi conto che oltre un certo limite si attenta al mantenimento dei tratti identitari del paesaggio".
Le opportunità che deriverebberro dalla modifica del titolo V della Costituzione sono state affrontate da Tommaso Pellegrino, presidente del Parco nazionale Cilento, Vallo di Diano e Alburni, nel corso del suo intervento. "Non possiamo continuare a vivere in un Paese dove ci sono persistenti conflitti istituzionali tra Stato e Regioni - ha dichiarato - su temi importanti quali l'ambiente, la sanità. Abbiamo sempre sostenuto di avere, in Italia, sistemi diversi tra regioni che non creano omogeneità e qualità di vita nel Paese: con la riforma questa differenza potrà essere superata. E gli enti parco saranno la vera grande sfida per lo sviluppo dei nostri territori".
Hanno partecipato alla discussione il sindaco di Cautano, Giuseppe Fuggi; il coordinatore del comitato 'Sindaci per la Campania', Pasquale Granata e la co-fondatrice del comitato 'Sannio per il sì', Giulia Abbate. 
Dopo il convegno i sindaci presenti si sono intrattenuti con il vice presidente Bonavitacola e Granata per rappresentare istanze e problematiche delle proprie comunità.