Bocciatura totale, feroce, quella che il sindaco di Benevento Clemente Mastella tributa alla manovra economica licenziata in una nottata thriller dal Senato.
Niente di più lontano dall'etichetta di "manovra del popolo" secondo Mastella, tutt'altro. Il primo attacco arriva per alcuni codicilli "ad personam" e per i soldi non dati a Benevento per il depuratore: "La manovra e ‘ fatta per salvare con un codicillo dalla bancarotta il padre di DiMaio . Che vergogna . Scopro ora che i 5stelle hanno tolto le accise , cioè le tasse sulla birra per favorire il loro deputato Cosimo Adelizzi, e non ci hanno dato i 20 milioni per il depuratore di Benevento. Che vergogna ".
E Mastella attacca a testa bassa anche per le risorse sottratte a investimenti e pensioni: "Sono state tagliate le pensioni , sono state bloccate le grandi opere , sono aumentate le tasse , ci sono meno posti di lavoro e per Benevento questo irrazionale e pericoloso governo non ci ha dato venti milioni di euro per completare il depuratore che la città non ha . Vergogna grillini , dispiaciuti per la lega".
Già ieri Mastella aveva giudicato sciagurata la decisione del Governo di concedere autonomia alle regioni del Nord, a tutto svantaggio del Meridione.
Mastella fa a pezzi la manovra: "Fatta per padri e amici"
"Tagliano pensioni, tolgono soldi, ma salvano padri e amici: vergogna"
Benevento.
