Scuola. M5S: ecco come rimedieremo ai disastri del passato

Le parlamentari Virginia Villani e Danila De Lucia hanno incontrato i cittadini

Benevento.  

“Una scuola che non lascia indietro nessuno, che si prende cura dei più deboli e mette al centro il bambino e la sua famiglia”.
E' la “scuola del futuro” secondo il Movimento Cinque Stelle che, questo pomeriggio, in un incontro con i cittadini ha illustrato strada percorsa e progetti in cantiere per il mondo dell'istruzione.

Nella biblioteca provinciale l'onorevole Virginia Villani e la senatrice Danila De Lucia del Movimento Cinque Stelle, componenti delle rispettive Commissioni Pubblica Istruzione, hanno puntato l'attenzione sul tema “in un momento in cui le nuove generazioni devono sapere che si investe sul loro futuro e che si cerca, in tutti i modi, di pensare ad una istruzione che sia per loro una base forte per la loro vita personale e professionale”.

Un'occasione per fare il punto sull’attuale situazione della scuola italiana “mortificata – secondo le relatrici - dalle politiche messe in atto negli ultimi anni dai governi di centrosinistra”.


“Lavoriamo – ha spiegato Villani – per una scuola che prevede tempi lunghi di apprendimento per cui abbiamo proposto in legge di bilancio, e da settembre si avrà operatività, più tempo pieno, soprattutto nelle scuole del Sud. Avremo – prosegue - scuola con numero di alunni per classe inferiori a quello attuale e l'inserimento dell'educazione motoria per la scuola primaria, e più spazio per la musica. Insomma una scuola diversa che si occupi a a 360 gradi degli allievi. I tempi di realizzazione – conclude – non sono brevissimi ma siamo sulla buona strada. La differenza con i governi precedenti è la coerenza delle misure che cerchiamo di portare avanti”.
Infine dettaglia una novità: “la prossima settimana porteremo in commissione cultura la no tax area per favorire meritevoli e bisognosi”.

La senatrice Danila De Lucia, invece, ha illustrato i cambiamenti per il mondo dell'Università: “cominceremo dall'ingresso di un congruo numero di ricercatori, finora a tempo. Ben mille in più. Lavoriamo anche all'accesso facilitato alle facoltà universitarie e alla redistribuzione dei finanziamenti soprattutto per le piccole università, come ad esempio, quella del Sannio. Ancora da rivedere i test di accesso e avvieremo la possibilità di iscriversi a due facoltà contemporaneamente”.