Referendum su taglio parlamentari. Viespoli: "Solo uno spot"

VIDEO - Bocchino: la democrazia non è un'azienda. Mignone: andrebbe invece abolita una Camera

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Benevento.  

“Votare sì al referendum di domenica e lunedì prossimi per il taglio dei parlamentari è solo un paradosso e non serve certo a far risparmiare soldi ai contribuenti. E' invece necessaria una vera riforma della legge elettorale. Se vincesse il sì, si rafforzerebbe solo uno strumento per rafforzare le oligarchie”.

Così un vulcanico Pasquale Viespoli, ex parlamentare e sindaco id Benevento, presidente del movimento politico Mezzogiorno Nazionale ha spiegato questa mattina il motivo per il quale lui voterà no al referendum confermativo della legge già votata in Parlamento. Con Viespoli ci sono anche gli esponenti di “Benevento libera” con Luigi Bocchino ed Alberto Mignone.

“Che c'è bisogno di una riforma vera è innegabile” ha però rimarcato l'ex senatore dell'allora Alleanza Nazionale, “ma questa riforma non è certamente la strada giusta. Serve una riforma organica e non certo uno spot per tenere uniti al governo Pd e 5 stelle. Si corre il rischio di un'omogeneizzazione di Camera e Senato”.

Secondo l'esponente di Mezzogiorno Nazionale, infatti, “il sì rafforzerebbe solo l’alleanza di Governo tra le due forze politiche”. (CLICCA SULLA FOTO E ASCOLTA l'INTERVENTO DI PASQUALE VIESPOLI)

“La democrazia non è un'azienda, non ha un costo e quindi dire che tagliando i parlamentari si risparmia è una cosa bruttissima e non certo vera” ha invece tuonato Luigi Bocchino durante il suo intervento. L'esponente di Benevento Libera infatti richiama l'esempio del taglio dei consiglieri comunali: “Erano 40, ora sono 32 e a diminuire purtroppo non è stato il costo, bensì altro”.

Secondo l'Alberto Mignone, invece, per ottenere un vero risparmio dei costi della politica bisogna “abolire una delle due Camere. Solo così si ottiene davvero lo snellimento dell'attività parlamentare”.