Viespoli: «Elezioni? Ormai è capire chi va prima con Mastella e chi dopo»

«Forza Italia? Girovaghi, come nel '96 contro di me. Novità? Moretti, ma deve dimostrarlo»

viespoli elezioni ormai e capire chi va prima con mastella e chi dopo
Benevento.  

Arriva pure l'ufficialità: Forza Italia è  con Mastella. In mattinata l'incontro con Iannace ed altri componenti del partito azzurro e l'intesa: «Nel corso dell’incontro, improntato alla massima cordialità, Iannace, a ciò delegato dal comitato cittadino forzista, ha confermato la volontà di Forza Italia di collaborare con la coalizione guidata dal sindaco Mastella in occasione delle prossime elezioni amministrative. Una scelta di responsabilità, dettata soprattutto dalla necessità di dare un contributo fattivo in un momento particolarmente difficile sia a livello nazionale che locale e fermo restando ovviamente la diversa identità politica».


Ed ora? Il centrodestra si organizza: restano dentro Fratelli d'Italia e quel che resta della Lega. L'ipotesi più probabile a questo punto è una coalizione, senza Forza Italia, a sostegno di Paolucci che però avverte: «Non mi stupisco più di niente». 
E non si stupisce troppo neppure Pasquale Viespoli, ex sottosegretario, di quel che è accaduto nel centrodestra: «Semmai – dice ironico (ma neppure troppo) – il problema è quello che non è capitato nel centrodestra, non quello che è capitato». 

E la svolta di Forza Italia proprio non è piaciuta a Viespoli: «Poteva avere anche ragione nell'imputare l'impasse agli atteggiamenti dei partner, ma se la partita si conclude con il ritorno a Mastella allora si vanifica tutto, si contribuisce alla desertificazione già imperante. La realtà è che Forza Italia è un partito che ha avuto la leadership nazionale con Berlusconi e regionale, diverse volte: doveva assumersi la leadership anche in città. Ma non mi stupisce: basta guardare al '96, quando Forza Italia era contro di me e alleanza nazionale partecipando alla coalizione centrista...». 

Una svolta, anzi, una giravolta per Viespoli: «Sì, troppo impegnativo chiamare questo trasformismo: impone un processo di trasformazione... parlerei di girovaghi, più adatto. Qui la realtà è che c'era bisogno di una diversificazione, ma l'unica diversificazione che si è fatta è stata quella tra chi è andato con Mastella subito e chi ci va dopo. Ma non è un problema solo partitico, anche gli organismi di rappresentanza latitano». 


Di fatto latita il centrodestra, assente dalla scena: «Eppure c'è un elettorato che si riconosce in quei valori, a Benevento: il problema è che quell'elettorato è sottorappresentato politicamente... ma d'altronde la qualità della rappresentanza era un problema del centrodestra anche nel periodo di maggior forza col dualismo Berlusconi - Fini...». 


Per Viespoli l'unico elemento di novità è rappresentato da Angelo Moretti: «In un quadro monco può essere un elemento di novità. Si può partire come ha fatto lui da una posizione di centrosinistra oppure da ogni altra posizione, il problema viene dopo: nello sforzo di dare spessore e rappresentanza collettiiva in corso d'opera, lo sforzo di dimostrare se si potrà imporre come sindaco potenziale oppure se è destinato a rimanere nella sua rappresentanza di centrosinistra... il problema è che mentre avviene ciò il rischio, per la città, è che il futuro sia già passato»